Gli avvocati Niccolò Ghedini e Piero Longo, dopo aver abbandonato l'aula del processo Ruby a carico sempre di Berlusconi avendo lamentato anche per quel dibattimento questioni sul calendario delle udienze, stanno preparando l'istanza di ricusazione contro il collegio della decima sezione penale di Milano, presieduto da Francesca Vitale, che sta celebrando il processo Mills, dove l'ex premier è imputato per corruzione in atti giudiziari. Proprio ieri, i giudici dopo una lunga camera di consiglio erano usciti con una ordinanza che aveva tagliato tre testimoni alla difesa di Berlusconi e aveva fissato l'udienza per l'esame dell'ex presidente del Consiglio per il 31 gennaio, anche se i difensori sostenevano che si dovesse fare dopo la conclusione dell'esame testimoniale dell'avvocato inglese (che prosegue il prossimo 3 febbraio).
Da quanto si è saputo, quindi, i difensori di Berlusconi stanno scrivendo un'istanza di ricusazione, richiesta che si fa nei casi in cui si sostiene che i giudici non sono del tutto imparziali e non possano quindi prendere una decisione nel processo. L'istanza dovrebbe essere affidata alla quinta sezione della Corte d'appello di Milano, che poi dovrà decidere sulla richiesta della difesa. In questi casi, di regola, la decisione della Corte d'appello avviene in tempi rapidi e, stando alla giurisprudenza maggioritaria, il processo non si blocca in attesa della decisione sulla ricusazione. Sempre stando alla giurisprudenza, i giudici, se non è ancora arrivata la decisione sulla ricusazione, devono però fermare il processo prima della sentenza, cioé prima di entrare in camera di consiglio.