martedì 22 luglio 2014
Drammatiche testimonianze dei sopravvissuti al naufragio di sabato scorso: «Eravamo 715, gridavamo 'fermati, fermati'». Nella stiva una lotta per la sopravvivenza. Attesa a Taranto una nave con oltre mille profughi.
LA STORIA Maru su un barcone per cercare la figlia di 5 anni
L'ALLARME Caritas di Catania: migranti abbandonati
COMMENTA E CONDIVIDI
Ci sarebbero stati altri 180 migranti sul barcone soccorso lo scorso fine settimana al largo di Lampedusa. I sopravvissuti, in un video pubblicato da Repubblica.it, raccontano che 180 persone sono morte annegate. Sul barcone, nel video, c'erano 715 persone comprese molte donne. "Chi guidava il barcone non si fermava, noi gridavamo 'fermati fermati' perché i bambini erano senza cibo e senza acqua, senza nulla", dice un sopravvissuto.Con l'accusa di omicidio plurimo la Squadra Mobile di Messina ha arrestato 5 extracomunitari. Sarebbero responsabili della morte di decine di profughi che viaggiavano con i 561 migranti giunti a Messina domenica scorsa. I cinque, per disfarsi dei cadaveri dei migranti mortidurante la traversata, li avrebbero gettati in mare. Nella stiva del barcone erano stati trovati altri 29 corpi. A bordo, ricostruiscono gli inquirenti, violente lotte per la sopravvivenza, compresi accoltellamenti tra africani per uno spazio minimo vitale nella stiva. Un nuovo sbarco è atteso mercoledì a Taranto. Secondo fonti vicine al Comando marittimo Sud, attraccherà al molo San Cataldo la nave San Giorgio con a bordo 1.164 profughi: 861 uomini, 146 donne (una delle quali in gravidanza) e 157 minori. Si tratta del settimo sbarco di migranti nel capoluogo ionico nel giro di due mesi.Tra tante notizie drammatiche, una nota di speranza: comincia a Taranto la due giorni (martedì e mercoledì) di manifestazioni sportive chiamata "Olimpiadi della solidarietà con i migranti", che coinvolge numerosi richiedenti asilo salvati nell'operazione Mare nostrum e ospitati nei centri di accoglienza messi a disposizione dal Comune e dalle associazioni di volontariato. L'iniziativa è organizzata dal gruppo "La Taranto che accoglie".
© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI

ARGOMENTI: