Meloni scuote la testa. «L'ennesima polemica inutile... Completamente inutile...». Poi però, da Budapest dove è appena arrivata per partecipare alla riunione informale dei capi di Stato e di governo dell'Unione, affonda il colpo contro Elly Schlein. «Non so cosa si intenda per "svilire i diritti sindacali"... So che questo governo quei diritti li difende molto meglio della sinistra al caviale». L'affondo è deciso. L'obiettivo liquidare la polemica montata nelle ore precedenti a proposito di un messaggio a Marco Osnato, deputato di Fratelli d’Italia, letto in diretta a Un giorno da pecora su Radio 1. Ricostruiamo. La premier affermava di essere al lavoro pure se influenzata «non avendo particolari diritti sindacali». Quella frase non piace alla segretaria del Pd. Elly Schlein non ci sta e accusa Giorgia Meloni di «fare la vittima» e svilire i diritti dei lavoratori. La reazione della premier e le polemiche che innesca è cronaca delle ultime ore. Meloni colpisce la «sinistra al caviale». Da qui la controreplica della Schlein, giunta vicino Porta Pia al presidio dei sindacati dei trasporti che sono in sciopero: «Io di caviale non ne ho mai mangiato, ma nemmeno posso sopportare che i lavoratori vengano purgati con olio di ricino; quindi continueremo a stare al loro fianco».
Dallo stesso presidio contrattacca pure il leader della Cgil, Maurizio Landini: «Quello di Meloni è un atto di bullismo. Un presidente del Consiglio a volte prima di dire le cose è meglio ci pensi, perché messa in questi termini è un attacco a chi quei diritti ogni giorno li vede messi in discussione, o addirittura non ce li ha perché è precario». La polemica pare destinata a crescere. «Non penso che chiederà la tessera del sindacato a noi, però noi non facciamo distinzioni, se ce la chiede valuteremo», commenta il segretario generale della Uil, Pierpaolo Bombardieri, scherzando a chi gli domanda se la premier Giorgia Meloni gli abbia chiesto di iscriversi dopo aver detto di lavorare da malata non avendo particolari diritti sindacali. Poi è la sinsitra a insorgere. «Non so di quale caviale parli, forse di quello che evidentemente mangia insieme al suo amico plurimiliardario Elon Musk che, come è noto, il sindacato nelle sue fabbriche non lo fa nemmeno entrare. Spero non sia questo il modello a cui si ispira la presidente del Consiglio quando sceglie ad esempio di convocare i sindacati a manovra abbondantemente chiusa», tuona il capogruppo Pd in commissione Lavoro alla Camera, Arturo Scotto. Poi tocca al capogruppo dell'Alleanza Verdi e Sinistra Peppe De Cristofaro: «La sinistra da molti anni in questo Paese propone il salario minimo, la riduzione dell'orario di lavoro a parità di salario, la patrimoniale sui grandissimi patrimoni, la tassazione degli extraprofitti. Siamo la sinistra contro il caviale non la sinistra al caviale».