Studenti impegnati nella Maturità
Niente panico: è “solo” la Maturità! A tre giorni dalla “notte prima degli esami”, è lo stesso ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, a tranquillizzare i 536.008 candidati all’Esame di Stato 2023. «I ragazzi non devono perdere il sonno», ha detto intervistato da Orizzonte Scuola. Aggiungendo: «Sarà un confronto con una commissione che non sarà di inquisitori ma che valorizzerà la capacità di collegamento, la cosiddetta interdisciplinarietà». Soprattutto, la Maturità che comincerà mercoledì alle 8,30 con la prova di Italiano, segnerà il vero ritorno alla normalità dopo gli anni della pandemia, degli esami a distanza e soltanto orali. Nel 2023 si torna alla formula classica: due scritti - il secondo, giovedì, verterà sulle discipline caratterizzanti i singoli percorsi di studio (al Liceo classico ci sarà la versione di Latino e Matematica allo scientifico e così via per le altre tipologie) - e il colloquio orale che, specificano dal Ministero, «ha l’obiettivo di accertare il conseguimento del profilo educativo, culturale e professionale di ciascun candidato».
Unica eccezione, gli studenti delle zone alluvionate dell’Emilia Romagna. Per loro è previsto soltanto il colloquio orale, che sarà valutato fino a un massimo di 60 punti. Lo stesso punteggio sarà attribuito, complessivamente, alle tre prove, fino a un massimo di 20 punti ciascuna. Altri 40 punti, al massimo, saranno attribuiti ai crediti del triennio, dati dalla media di ciascun candidato. In questo modo, il punteggio massimo sarà 100, mentre il voto minimo 60.
Anche quest’anno, i Percorsi per le competenze trasversali e l’orientamento (Pcto) non sono requisito per l’ammissione all’esame, mentre lo è l’effettuazione delle prove Invalsi, che però non concorrono alla valutazione finale.
Ad esaminare i 536.008 candidati - di cui 521.015 interni e 14.993 esterni - saranno 14mila commissioni, per un totale di 27.895 classi. Ciascuna commissione sarà composta da un presidente esterno, tre membri esterni e tre interni.
Impazza il toto-tracce
In questi giorni di vigilia, soprattutto dedicati al “ripassone” finale, impazza sui social il toto-tema. Secondo Studenti.it, i maturandi del 2023 scommettono su Manzoni (di cui ricorrono i 150 dalla morte), Calvino (100 anni dalla nascita) e D’Annunzio (160 anni dalla nascita). Molto gettonata è anche la traccia sull’intelligenza artificiale: per il 76% degli intervistati da Studenti.it, è «molto probabile», anche se resiste un 24% che la ritiene «troppo scontata».
Svevo, D’Annunzio, Ungaretti, Montale e Manzoni sono in cima alla lista anche dei maturandi intervistati da Skuola.net, che si aspettano anche una traccia sulla guerra in Ucraina, l’intelligenza artificiale, il Fascismo, a 80 dalla sua caduta e la Costituzione, di cui quest’anno si celebrano i 75 anni dell’entrata in vigore.
Un terzo dei candidati teme, invece, che la scelta cada su un autore “sconosciuto”, poco o nulla affrontato in classe, opzione, questa, «altamente probabile» per ben il 42% degli studenti. I più pessimisti.
È boom di ripetizioni
In ogni caso, affrontare la Maturità avrà un costo non indifferente per tante famiglie. Secondo Ripetizioni.it, un candidato su quattro si sta preparando con le lezioni private, per una spesa media di 439 euro, circa il 10% in più rispetto al dato medio per le scuole superiori nel loro complesso. Il 31% di chi svolge ripetizioni si sta concentrando soprattutto sulle materie funzionali alla seconda prova, il 33% a quelle necessarie a sostenere il colloquio orale. Il 26% sta affrontando il programma per tutte le prove d’esame, anche quella di Italiano. Un ulteriore 16% avrebbe voluto ricorrere alle ripetizioni private a pagamento, ma ha rinunciato per motivi economici o organizzativi.
Immortale Venditti
Passano gli anni, cambiano le modalità di ascolto, ma, in questi giorni di vigilia, i maturandi si preparano ancora con l’immortale “Notte prima degli esami” di Antonello Venditti, colonna sonora di 2 candidati su 3 sempre secondo Skuola.net. E chissà se, anche per la Maturità 2023, come quarant’anni fa, ci saranno ancora «nonne alla finestra» ad invocare un aiuto dall’alto per i nipoti preoccupati.