Giorgia Meloni ed Elly Schlein - Ansa
Il primo applauso a Sergio Mattarella è di Giorgia Meloni. Una telefonata per esprimere in maniera netta «piena condivisione sulla necessità di sostenere l'occupazione, retribuzioni adeguate e garantire sicurezza sul posto di lavoro e una sanità pubblica efficiente». L'intervento del capo dello Stato convince l'inquilina di Palazzo Chigi. «Parole di grande profondità e visione, in particolare nel cammino verso la pace e la fine dei conflitti», sottolinea ancora la premier che si sofferma sul passaggio dedicato da Mattarella alle «giovani generazioni, ai loro bisogni e alle loro aspettative».
Non c'è solo il sì di Palazzo Chigi. C'è un coro di consensi del mondo politici. Consensi convinti e bipartisan. A cominciare da quelli delle cariche istituzionali. «Mi ha emozionato sentire le parole Patria e Orgoglio negli italiani, accostate a libertà, uguaglianza, giustizia, pace, come valori costituzionali che sono alla base della nostra Identità, che giustamente il Presidente ha ritrovato in tanti atti della nostra comunità», ha commentato il presidente del Senato, Ignazio La Russa.
«Ringrazio il Presidente della Repubblica per le parole di fiducia e di incoraggiamento al popolo italiano, in particolare alle persone più fragili, agli anziani, alle giovani generazioni e a chi vive nelle periferie», ha detto il presidente della Camera, Lorenzo Fontana. La corsa al commento scatta subito dopo la fine del video-messaggio: con mail, whatsapp, post sui social. I riflessi dell'inchiesta sugli appalti Anas hanno fatto capolino nelle parole del vicepremier Matteo Salvini, che ha definito «significativo il passaggio dove il presidente censura la tendenza a diffondere falsità contro chi viene considerato avversario e addirittura nemico. Un passaggio, questo, particolarmente prezioso per chi, come la Lega, ha subìto e sta subendo aggressioni mediatiche e non solo». Il presidente del M5s Giuseppe Conte ha letto nelle parole di Mattarella un «inequivocabile stimolo a cambiare le cose, a non rassegnarci. Non possiamo che accogliere l'appello a non abituarci all'orrore della guerra e a lavorare subito, urgentemente, per la pace». Lo stop alle armi è un tema caro a M5s e ad Alleanza Verdi-Sinistra. Anche il leader di Si, Nicola Fratoianni, applaude: «Un discorso straordinario, concentrato sulle grandi questioni del nostro tempo. Innanzitutto la pace».
Per la segretaria Pd, Elly Schlein, il Capo dello Stato «ha riaffermato i valori e principi della Carta Costituzionale riuscendo a calarli nella contingenza politica, economica e sociale che il Paese e il pianeta stanno vivendo». Il vicepremier Antonio Tajani ha ritrovato nel discorso del Presidente «i principi ispiratori della nostra azione politica da trasformare ogni giorno in fatti concreti: libertà, pace, rispetto della persona, difesa degli anziani, fiducia nei giovani, dignità del lavoro». Il leader di Iv, Matteo Renzi, ha ringraziato Mattarella per le «parole di umanità che ha usato e per il costante stimolo a migliorare la qualità della politica italiana».
ll leader di Azione, Carlo Calenda, ha sottolineato il «richiamo all'unità nazionale come comunità fondata sugli alti obiettivi della Costituzione, ancora da raggiungere». Il coportavoce dei Verdi, Angelo Bonelli, ha apprezzato che Mattarella abbia richiamato «l'urgenza di affrontare la crisi ambientale riferendosi ai giovani che in nome della solidarietà spalavano fango durante le alluvioni». Fra i passaggi meno canonici, il capogruppo di Iv alla Camera, Davide Farone, ha colto il «riconoscimento dell'esperienza di PizzAut, del lavoro di Nico Acampora. L'inclusione lavorativa delle persone con disabilità è una scommessa».