Occorre un correttivo al sistema legislativo per impedire che nelle liste possano comparire i nomi di candidati con la fedina penale non proprio immacolata o sottoposti ad indagine. È quanto detto, in sintesi, il ministro dell'Interno, Roberto Maroni, intervenuto oggi a Napoli ad una manifestazione elettorale, spiegando che quanto avvenuto nel capoluogo campano "ha posto il problema all'attenzione". Il responsabile del Viminale ha parlato del controllo sulle candidature anche durante un vertice in prefettura con i vertici delle forze dell'ordine, al quale ha preso parte anche il procuratore della Repubblica Giovandomenico Lepore. La prefettura di Napoli ha avviato un serrato controllo (tra comuni e municipalità sono circa 10mila posizione), e a quanto si apprende, dalle liste per il Comune di Napoli sarebbero stati esclusi cinque candidati.A far scattare l'allarme la presenza nelle liste elettorali per il consiglio comunale di Napoli di alcuni candidati indagati o addirittura già condannati. Ma non solo. Nel vicino centro di Quarto flegreo due candidati del centrodestra sono finiti in manette nel corso di una operazione contro il clan Polverino, un'organizzazione criminale pronto ad infiltrarsi e a controllare ogni attività. Un fatto che lo stesso procuratore Giovandomenico Lepore non ha esitato a definire preoccupante.Come si fanno le liste? Per quello che è accaduto a Napoli, a giudizio di Maroni "non c'è responsabilità dei candidati sindaci, di Gianni Lettieri" ma bisogna intervenire per far sì che tutti i consiglieri comunali abbiano la forza morale per contrastare l'illegalità. Oggi la segreteria regionale dei Popolari Udeur è intervenuta per precisare che l'esclusione di un suo candidato indipendente è dovuta ad una condanna che risale a 24 anni fa.Il problema c'è "e nessuno lo nega", ha detto il candidato del centrodestra al Comune di Napoli, Gianni Lettieri ricordando di aver chiesto le necessarie rassicurazioni ad un garante per ogni lista. Un'emergenza, ha aggiunto che "riguarda tutti". Gli ha risposto il candidato sindaco del centrosinistra, Mario Morcone: "Apprezzo che il ministro dell'Interno Roberto Maroni sia venuto a Napoli per fare un punto su liste e voto pulito. Posso anche condividere l'opportunità per il futuro di un intervento normativo che eviti quello che sta accadendo, ma tengo a sottolineare che i candidati non sono tutti uguali: nella lista Morcone sindaco e in quelle che mi sostengono non ci sono persone da cui prendere le distanze. Resto molto perplesso su una presunta assoluzione di chi ha accettato sostegno da liste che sono ora al centro di indagini".Da Napoli a Milano la composizione delle liste è tema di scontro politico. Nel capoluogo lombardo è ancora polemica sulla candidatura di Marco Clemente. Ieri però il sindaco Moratti ha precisato che Clemente non è mai stato indagato.