Sarà un Natale diverso dal solito quello dei due marò che per la prima volta lo trascorreranno "separati": Latorre in Italia per problemi di salute e Girone in India, in compagnia della famiglia. Entrambi sono accusati di aver
ucciso due pescatori del posto scambiandoli per pirati. Una vicenda giudiziaria complessa ancora avvolta dalla nebbia anche se negli ultimi giorni è emerso uno spiraglio. "Siamo in partenza per l'India. La famiglia raggiungerà Salvatore per trascorrere il Santo Natale insieme". Vania Girone, moglie del fuciliere Salvatore, vola in India dal marito che è rimasto da solo nell'ambasciata italiana a New Delhi, poiché
Latorre è in Italia per curarsi dai postumi di un ictus. A raggiungere Salvatore in India anche i genitori e i figli. Quanto allo stato d'animo di Salvatore, Vania sottolinea che
"il ricongiungimento famigliare allevia il dolore della
separazione". Quanto alle ultime dichiarazioni del premier Renzi, che questa mattina ha
dichiarato che per la prima volta l'India sta valutando una
soluzione consensuale del caso, Vania preferisce non commentarle.
"Questo non sarà un Natale più bello
degli altri" dice Paola Moschetti, compagna del
fuciliere di Marina Massimiliano Latorre, al momento in Italia
con un permesso speciale di 4 mesi concesso dalla Corte suprema
indiana per consentire al marò di curarsi dai postumi di un
ictus sofferto in India, dove è trattenuto da quasi tre anni con
il commilitone Salvatore Girone.
"Lui è in Italia, ha la vicinanza dei suoi cari ma non sta
bene", aggiunge Paola precisando che "la sua condizione di
salute non è sicuramente delle migliori". Moschetti ricorda poi
la "prospettiva" per Massimiliano "di dover subire un altro
intervento chirurgico" ma, precisa, "ancora non sappiamo nulla
per le ben note vicende". Il permesso di Latorre, infatti,
scadrà il 13 gennaio quando dovrebbe tornare nell'ambasciata
italiana a Nuova Delhi.
Intanto sul fronte politico continua il pressing italiano sull'India. Stamattina durante il colloquio con il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano il premier Matteo Renzi ha fatto il punto sulla situazione dei marò, e gli ha illustrato le misure relative al
lavoro e al fisco domani all'esame del Consiglio dei
Ministri. In mattinata Renzi aveva parlato a lungo del caso marò intervistato da Rtl. "Per la prima volta dopo mesi il
governo indiano ha espresso il desiderio di una soluzione
condivisa e concertata" sui marò ha detto Renzi. Il
governo è "al lavoro con il governo indiano" per riportare a
casa "tutti e due i due marò", "in un clima di rispetto
istituzionale ma chiediamo che si faccia rapidamente".
"Ogni
parola è di troppo - ha sottolineato - Non passa un giorno senza che
pensi a quella vicenda e cerchi di risolverla con i canali della
diplomazia. È il momento di non aprir bocca e di risolvere i
problemi". La vicenda dei marò, ha detto ancora il premier "è un incredibile pasticcio combinato e causato da una serie di errori
grossolani".