venerdì 25 settembre 2020
In un comunicato l'Ong Mediterranea denuncia: da oggi viene di fatto bloccata l’attività di missione e soccorso nel Mediterraneo
La nave dell'Ong Mediterranea Saving Humans

La nave dell'Ong Mediterranea Saving Humans - Ansa

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Era pronta a partire per una nuova missione di soccorso in mare. Ma di fatto la nave Mare Jonio dell'ong Mediterranea è stata fermata in porto, poiché la Capitaneria di Pozzallo ha negato l'imbarco a due membri del team, un paramedico soccorritore e un esperto di ricerca e soccorso in mare. Lo denuncia la stessa Ong.

"Come avvenuto con il 'fermo amministrativo' delle altre navi e degli aerei della società civile europea - si legge nel comunicato -, il messaggio del Governo è “VIETATO SOCCORRERE” vite umane che si trovano in pericolo in mare. L’obiettivo del Governo è ostacolare ed impedire di fatto la presenza in mare di tutte le organizzazioni civili che operano missioni di osservazione, monitoraggio e soccorso: vogliono togliere di mezzo dal Mediterraneo i testimoni scomodi delle quotidiane violazioni dei diritti umani che avvengono grazie alle politiche e ai finanziamenti dei Governi europei".

"Con i provvedimenti adottati - aggiunge il comunicato -, da oggi viene di fatto bloccata l’attività di missione nel Mediterraneo della MARE JONIO, privando il confine acqueo più mortale del mondo di un’altra nave che, in quasi due anni, ha portato in salvo sbarcandole in porti sicuri europei 374 persone tra donne, uomini e bambini, il cui destino sarebbe stato invece la morte per affogamento o la deportazione in Libia".

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