Ansa
Una manovra che destina 1,5 miliardi di euro alle famiglie, quella appena presentata dal nuovo governo. Queste le principali novità della prima bozza, che necessita di conferme perché suscettibile di cambiamenti.
Per il 2023 l'assegno unico familiare sarà maggiorato del 50% per il primo anno, per tre anni nel caso di un terzo figlio. Invece per i nuclei numerosi, cioè con 4 o più figli, la maggiorazione forfettaria passa da 100 a 200 euro mensili (da 1.200 euro l'anno a 2.400). Previsto anche un bonus speciale di 100 euro per i gemelli fino ai 3 anni di vita. Tutte queste cifre vanno però confermate, una volta che sarà reso noto il testo definitivo della legge di Bilancio.
Per le famiglie più fragili viene confermato il meccanismo che consente di ricevere il bonus sociale bollette, con un innalzamento della soglia Isee da 12mila euro a 15mila euro.
Istituito un fondo di 500 milioni di euro destinato alla realizzazione di una “Carta Risparmio Spesa” per redditi bassi fino a 15mila euro, gestita dai Comuni e destinata all’acquisto di beni di prima necessità. Si tratta di una sorta di “buoni spesa” da utilizzare presso punti vendita che aderiscono all’iniziativa con un’ulteriore proposta di sconto su un paniere di prodotti alimentari.
Confermato l'assegno per i disabili, che diventa strutturale.
Aumenta di un mese il congedo parentale facoltativo, un mese che verrà retribuito all’80%, quindi come la maternità obbligatoria, e non più al 30%: sarà usufruibile fino al sesto anno di vita del bambino.
Riduzione dell’Iva dal 10 al 5 per cento per i prodotti per l’infanzia e per l’igiene intima femminile (tampon tax).
Confermati per il 2023 il bonus per la rottamazione della tv (massimo 100 euro) e il contributo di 30 euro per i decoder, ma solo con Isee massimo di 20mila euro.
Per i lavoratori dipendenti si prevede l'aliquota al 5% per premi di produttività fino a 3mila euro.
Sale a 570 euro l’importo delle pensioni minime.