Il maltempo non da tregua all'Italia, con disagi, incidenti e problemi che si registrano dal nord al sud della Penisola: Roma e il Lazio restano le aree più colpite e già si contano danni per decine di milioni - ma quasi tutte le regioni italiane stanno risentendo degli effetti di perturbazioni che interesseranno ancora per tutta la settimana il Paese. Le previsioni non promettono nulla di buono e, al fine di evitare un aggravio delle condizioni di mobilità, i sindacati hanno differito lo sciopero nazionale del trasporto pubblico previsto per domani.
La situazione più grave si registra oggi nel Veneto. Circa 250 persone, residenti
nel centro storico di Bovolenta (Padova), interessate al momento dall'evacuazione, decisa a titolo precauzionale visti i livelli del Bacchiglione. Mobilitate per le operazioni la protezione civile e i carabinieri. Chi non ha un posto dove andare sarà accompagnato nel centro di accoglienza allestito a Polverara. Interessate per l'eventuale accoglienza delle famiglie anche la caserma dei carabinieri, la chiesa e il municipio, oltre alle scuole per le quali era già stata decisa la chiusura oggi.
Oggi saranno celebrati a Noto (Siracusa), i funerali delle tre vittime dell'incidente (tra cui una bambina di 6 anni) che ha visto una Y10 travolta dal fiume Asinaro. Sempre in Sicilia, nel messinese, è riuscita a salvarsi la donna di 45 anni travolta ieri pomeriggio dall'acqua mentre tentava di guadare un torrente. A Palermo, un grosso masso si è staccato da Monte Grifone ed è finito contro un'officina meccanica sfondando una parete: nessun ferito. In Friuli Venezia Giulia - dove continua a piovere intensamente, con nevicate in quota - una persona ieri è rimasta intrappolata all'interno di un'auto finita in un fossato pieno d'acqua a Tamai di Brugnera (Pordenone). Le condizioni dell'uomo - un 70enne del posto, volontario di protezione civile - sono gravi. Rientra quasi dovunque, in Emilia-Romagna, l'allarme piena per il Reno, mentre restano attivi gli allerta per la piena del Secchia e del Panaro e scendono a 100 gli sfollati assistiti dalla Protezione civile nelle aree allagate del modenese.
Nel Lazio si prova a fare una prima conta dei danni del nubifragio. La Regione ieri ha quantificato in oltre 104 milioni i danni causati dall'alluvione. Osservati speciali restano i bacini del Tevere e dell'Aniene, con l'allerta che ora si sposta al rischio idrogeologico, nonostante i livelli dei fiumi vadano via via abbassandosi. Il sindaco Ignazio Marino chiede al governatore Zingaretti di
valutare lo stato di emergenza anche per la Capitale. Il primo cittadino ieri ha parlato di 150 famiglie evacuate e di "migliaia di persone rimaste nelle proprie abitazioni rese oggettivamente impraticabili".Il Comune di Roma ha messo a disposizione 10 milioni di euro che possono essere utilizzati subito per interventi di manutenzione stradale, scolastica e per far acquistare suppellettili alle famiglie che hanno avuto le case danneggiate.