Intere famiglie sgomberate con la forza a Buenos Aires dai militari. Qunado papa Francesco l'ha saputo si è molto addolorato, al punto di "avere pianto".«Sembra che la crudeltà si sia instillata nei nostri cuori. Una crudeltà che indossa molti vestiti: "che mi interessa", "vadano a lavorare", "è gente che non si inserisce in società"». Così scrive Papa Francesco in una mail privata inviata a Gustavo Vera, il fondatore della ong "La Alameda" a Buenos Aires, in cui dice di "aver pianto" per l‘operazione di sgombero, effettuata tre giorni fa dalla polizia e gendarmeria nazionale, dell‘insediamento abusivo "Papa Francesco" nel quartiere Lugano, con intere famiglie con molti bambini che venivano allontanati forzatamente dalle loro case.Ne dà notizia - in una nota inviata al Sir - la stessa ong argentina, molto legata a Papa Bergoglio, che aveva informato direttamente il Papa dello sgombero forzato di famiglie molto vulnerabili. In una foto si vedono alcune donne che portano via la statua della Vergine del quartiere sotto lo sguardo minaccioso dei militari armati di mitra. L‘operazione è stata voluta dalla magistratura in seguito all‘arresto di uno dei presunti assassini di una diciottenne, durante una rapina a mano armata, la scorsa settimana.
"Ho appena letto la tua lettera - scrive Papa Francesco all‘amico Gustavo Vera -. La tua frase finale sintetizza i miei sentimenti: ‘Sembrava Gaza‘ e sono scoppiato a piangere. Non capisco perché. Accarezzo con le lacrime questa gente, queste madri con bambini. Quando sono tornato dalla Corea, sull‘aereo, ho parlato della crudeltà. Sembra che la crudeltà si è instillata nei nostri cuori. Una crudeltà che indossa molti vestiti: ‘che mi interessa‘, "vadano a lavorare‘, ‘è gente che non si inserisce in società‘...parole che non giustificano ma manifestano tanta crudeltà". "Sono accanto a questa gente - conclude il Papa -. Prego e chiedo che non vengano lasciati soli. E sono vicino a voi, che siete vicini a loro. Con molto dolore nel cuore. Un abbraccio. Francesco".