Resta in carcere l'ex tesoriere della Margherita, Luigi Lusi. Lo ha deciso il tribunale del riesame (presieduto da Renato Laviola) dopo l'annullamento, da parte della Cassazione, dell'ordinanza che aveva negato la scarcerazione del senatore accusato dell'ammanco di oltre 25 milioni di euro dalle casse del disciolto partito.Nel corso dell'udienza davanti al Riesame, svolta il 31 agosto scorso, i pm si erano detti favorevoli alla concessione degli arresti domiciliari per Lusi. Per i pm la misura, nel caso, sarebbe dovuta essere eseguita in un convento abruzzese. I difensori del parlamentare, gli avvocati Luca Petrucci e Renato Archidiacono, non avevano formalizzato l'istanza al giudice delle indagini preliminari in attesa della decisione del Riesame.Nei giorni successivi il gip Simonetta D'Alessandro aveva confermato la custodia cautelare in carcere. Lusi è in cella a Rebibbia dal 20 giugno scorso, dopo il via libera al suo arresto pronunciato dall'aula del Senato. Il senatore è accusato, assieme ad altre persone, tra cui anche la moglie Giovanna Petricone, di associazione a delinquere finalizzata all'appropriazione indebita.