Il sindaco di Genova Marco Bucci - Ansa
Coup de théâtre e il centrodestra tira fuori dal cappello a cilindro il personaggio più “in” della zona per le prossime regionali: quel Marco Bucci che, sponsorizzato da Rixi, con impresa ardita e quasi storica, strappò alla sinistra Genova, città rossa da data immemorabile e per antonomasia. Candidato proposto dal poker Meloni, Salvini, Tajani, Lupi che hanno annunciato il suo nome dopo una riunione congiunta romana, portandolo sugli scudi del modello Genova, con la ricostruzione del ponte, caso di grande opera super veloce nella storia italiana. E proprio per la poltrona che fu del suo “gemello del ponte” Giovanni Toti, travolto ma non abbattuto dalle note vicende giudiziarie e al quale è sempre stato legatissimo sia sul piano politico che personale. «Centrodestra unito per Marco Bucci, persona seria e competente», scrive sui social la premier.
Ma è pure una scelta che salva la coalizione da sabbie mobili nelle quali pareva essere finita dopo una serie di nomi, fermati da rifiuti o veti incrociati: Edoardo Rixi, Ilaria Cavo i più eccellenti, con poi assessori giunta uscente e civici che hanno declinato l’invito ad una competizione elettorale non certo facile dopo la vicenda Toti. In un post su Facebook, Bucci assicura di aver superato i non pochi problemi di salute dell’ultimo periodo; si dice «convinto» dell’impegno «per poter proseguire un lavoro di crescita e sviluppo che iniziato nel 2015 e visione di città che vede Genova protagonista dal 2017». «Troppo alto il rischio che in futuro la Liguria possa essere amministrata dai signori del “no” a tutto».
È di fatto il primo “colpo” della sua campagna elettorale, sorta di risposta al segretario cittadino del Pd, Simone D'Angelo, che definisce la scelta «non rispettosa del Comune, come candidare Toti». Per i dem, Bucci «ha tradito il patto con i genovesi». Ma lui ribatte: «Sono strafelice, allora vuol dire che vincerò in Regione». In caso di vittoria sarà il vicesindaco Pietro Picocchi a reggere Palazzo Tursi fino alle elezioni anticipate, quando sarà quasi certo candidato dal centrodestra, visto che ha già retto il Comune con il sindaco in ospedale o degente.
Concetti ribaditi in un’inusuale conferenza stampa all’imbrunire davanti alla Prefettura quando Bucci ringrazia Giorgia Meloni per le sensibilità umana circa la sua salute e la stima politica. Ricorda il 14 agosto 2018 e il crollo del Morandi, quando disse che Genova non era in ginocchio. Lo ripete ora e rivendica una città migliorata: «Non sarà una passeggiata ma posso farcela. Ho sentito i medici». E fa sapere: «Oggi ho ricevuto 1.836 whatsapp. Ho sentito tutti». Non Iv di Renzi però, che annuncia di non appoggiarlo (in Comune è invece con lui con tanto di assessore) e che comunque insieme ad Azione non pare gradito nel campo largo. Intanto il suo competitor, tre volte ministro e uomo Pd doc Andrea Orlando non perde tempo e la sua campagna elettorale è già avviata: “Liguria a testa alta” il leitmotiv, “Fare per bene” lo slogan. A poca distanza dalla Prefettura. infine, scontri tra antifascisti e Polizia, centro bloccato: il leader di Forza Nuova Roberto Fiore ha presentato la lista per le regionali.