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Nessun presepe "svuotato" in segno di protesta nei confronti della "legge Salvini". La diocesi di Lecce interviene per smentire la notizia diffusa dal «Coordinamento leccese contro il decreto sicurezza» che, spiegando contenuti e modi della manifestazione organizzata nel capoluogo salentino per il giorno dell’Epifania sotto lo slogan «Sicuri di essere umani», aveva annunciato che il presepe allestito in questi giorni in piazza Duomo – dove il corteo si concluderà – sarebbe stato simbolicamente privato di alcune figure «perché il decreto sicurezza porterebbe all'espulsione anche di Gesù e dei Re Magi», un’iniziativa – si aggiungeva – «condivisa insieme alla Curia leccese». Che invece poche ore dopo ha chiarito di non aver affatto condiviso un gesto simile. La diocesi guidata dall’arcivescovo Michele Seccia «pur accogliendo le finalità della manifestazione ma lungi dal voler strumentalizzare i segni della fede e della dignità umana, non condivide ma, anzi disapprova, l’annunciato svuotamento del presepe allestito nella piazza. L’unico segno che la diocesi ha suggerito è l’affissione in piazza di uno striscione con la scritta – senza alcuna aggiunta strumentale – "Ogni uomo è mio fratello" (il titolo del Messaggio di san Paolo VI per la Giornata mondiale della pace del 1971), slogan che l’arcivescovo Michele Seccia ha già lanciato in occasione di altri eventi pubblici davanti al presepe». La diocesi aggiunge che «non sono in programma interventi ufficiali di sacerdoti o rappresentanti delle Chiese di Lecce, Nardò-Gallipoli e Ugento-Santa Maria di Leuca», precisazione che corregge il Coordinamento quando sostiene di avere il sostegno non solo dei Comuni di «Lecce, Caprarica, Copertino, Andrano, Trepuzzi, della Grecìa Salentina» ma anche delle tre diocesi. Al Coordinamento, secondo quanto fa sapere la nota dello stesso organismo, aderiscono Link, Uds, Caritas, Coop.Rinascita, Rete Antirazzista, Casa della Carità, Gus, Arcigay, Philos, Arci Lecce, Missionari Comboniani, LeA, Lecce Bene Comune, Casa delle Donne, Insegnanti Cpia, Agedo, Cgil, Anpi, Amis Onlus e Pax Christi.