Un anno dopo, ancora una tragedia nel Mediterraneo. Ancora disperazione, stavolta a Garabouli, in Libia, per l’ennesimo naufragio di migranti avvenuto nel Mediterraneo. Un’imbarcazione, con a bordo tra le 170 o le 180 persone, tutti profughi subsahariani, si è ribaltata a circa tre miglia al largo delle coste della città, 60 chilometri a est di Tripoli. La Marina libica ha recuperato 10 cadaveri e salvato 80 persone, ma decine sarebbero disperse stando alle testimonianze dei sopravvissuti. La guardia costiera libica non è stata in grado di confermare né il numero e neppure la nazionalità delle vittime del naufragio né tantomeno quella dei sopravvissuti. Un fotografo dell’agenzia Afp ha dichiarato di aver visto decine di migranti africani seduti a terra nel porto della città, mentre i guardiacoste fornivano ad alcuni di loro assistenza medica. Molti apparivano stremati e disidratati. In Libia, da dove 365 giorni fa era salpato il barcone affondato a Lampedusa, dal 2012 transitano verso le coste europee centinaia di migliaia di migranti per tentare la pericolosa traversata verso Malta o Lampedusa. Gli scafisti hanno moltiplicato le partenze nelle ultime settimane. Mentre ieri unità navali italiane impegnate nell’operazione Mare Nostrum hanno soccorso in mare circa 300 migranti e fermato 16. In arrivo a Lampedusa, il ministro degli esteri Federica Mogherini ha dichiarato che «Mare nostrum ha salvato tante vite, ma non basta e non basterà mai se non affrontiamo il problema politico alla radice». Nel giorno della memoria, l’Acnur ha richiamato l’attenzione sull’aumento delle vittime dei viaggi della speranza. Secondo i nuovi dati sulle traversate irregolari nel Mediterraneo, relativi al terzo trimestre del 2014, più di 2200 persone infatti sono morte da giugno e 130mila sono arrivate in Europa via mare dal primo gennaio, più del doppio che durante tutto il 2013. Intanto Alessandra Ballerini, legale dell’ong Gandhi, ha depositato alla procura di Genova, con destinazione Agrigento, un esposto dove, secondo le precise testimonianze dei superstiti di Lampedusa, accusano due pescherecci di essersi avvicinati al barcone in avaria e in fiamme la notte del naufragio prima che si ribaltasse e 366 persone annegassero. Le fiamme sarebbero state appiccate per attirare l’attenzione degli scafi che, temendo forse il sequestro in caso di soccorso, hanno poi proseguito in spregio alla legge del mare.
Aprire "canali legali
di immigrazione" in modo che si eviti a migliaia di essere umani
di mettere a rischio la loro vita attraversando il Mediterraneo.
È l'impegno del ministro degli Esteri Federica Mogherini a
Lampedusa in vista del suo nuovo incarico da alto rappresentante
della politica estera dell'Ue. Il titolare della Farnesina ha
indicato tre cose "da fare immediatamente: continuare a salvare
vite, che sia con Mare Nostrum o con Frontex Plus, avere
accoglienza efficace e aprire canali legali". Il ministro ha poi
sottolineato che l'obiettivo deve essere quello di lavorare
sulla Libia "perché sappiamo benissimo che la maggioranza di chi
arriva parte da lì". "La prima cosa che dovremmo chiedere al
nuovo governo libico appena la situazione si sarà stabilizzata -
ha detto Mogherini - è la firma della Convenzione di Ginevra e
la presenza dell'Unhcr in Libia. Questo è il canale che dobbiamo
seguire". Anche il ministro degli Esteri, così come Schulz
prima, ha ribadito che la strada da percorrere "non è facile"
visto che stanno le cose in Europa. "Ma dobbiamo fare tutto
quello che singolarmente possiamo fare per evitare che si
ripetano tragedie. Dobbiamo lavorare insieme - ha concluso
Mogherini - perchè solo così potremo riuscire". Il presidente del Parlamento europeo Martin Schulz è stato contestato durante il suo intervento a Lampedusa, in occasione dell'anniversario del naufragio del 3 ottobre. "Questa è una pagliacciata, i colpevoli siete voi, siete voi gli assassini" ha detto uno dei rappresentanti del centro sociale dell'isola rivolgendosi al presidente Schulz, che ha ascoltato le critiche e ha poi ripreso il suo discorso: "Nel Parlamento Europeo dobbiamo lottare con persone stupide che ignorano la realtà" ha detto Schulz