Ancora una tragedia in mare a largo delle nostre coste. Diciannove morti a bordo di un barcone con circa seicento
migranti intercettato a sud di Lampedusa. Diciotto corpi senza vita a bordo, ammassati nella stiva, mentre un uomo è deceduto durante le operazioni di soccorso. Due profughi sono stati portati in
ospedale a Palermo in gravi condizioni. I migranti sono stati soccorsi e tirati a
bordo dai marinai di un mercantile dirottato nella zona. I migranti sarebbero morti nella stiva per le esalazioni prodotte dal motore del barcone. I loro corpi saranno portati a Malta. Le due persone in gravi condizioni saranno ricoverate nelle unità operative di Rianimazione del Civico di Palermo. Uno, sta per
arrivare con un elicottero del 118, e andrà in seconda
rianimazione. L'altro migrante è già nel capoluogo e si trova al
Policlinico dove è sottoposto a un trattamento di camera
iperbarica, poi sarà trasferito nell'unità operativa di Prima
Rianimazione dell'Ospedale, dice il direttore sanitario, Giorgio
Trizzino.
L'allarme lanciato nella notte, immediati i soccorsi per mettere in salvo circa 350-400 persone.
La situazione degli sbarchi nel Sud Italia sta diventando insostenibile. Non basta tutta la flotta di Mare
Nostrum, serve l'aiuto di mercantili civili: nelle ultime ore ne
sono intervenuti diversi. Ma anche così le forze in campo non
sono sufficienti per soccorrere la scia di barconi che
continuano a partire dalla Libia verso l'Italia. In due giorni circa
cinquemila migranti sono stati recuperati nel Canale di Sicilia.
Ed il totale del 2014 si avvicina ormai a quota 80 mila. Le imbarcazioni usate dagli scafisti ormai sono sempre più fatiscenti, confidando nell'intervento dei mezzi di Mare Nostrum a ridosso della costa libica. E sono, dunque, giorni di superlavoro per gli equipaggi italiani, con le partenze favorite dalle condizioni meteo migliorate. I bollettini della Marina si susseguono senza sosta.