lunedì 18 settembre 2023
La Procura di Ivrea ha aperto un fascicolo per disastro e omicidio colposo a seguito dell'incidente in cui ha perso la vita una bimba di 5 anni. Il papà della vittima: cosa potevo fare?
Il luogo dove è precipitato l'aereo delle Frecce Tricolori sabato scorso nel Torinese e ha provocato la morte di una bimba di 5 anni

Il luogo dove è precipitato l'aereo delle Frecce Tricolori sabato scorso nel Torinese e ha provocato la morte di una bimba di 5 anni - Ansa

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È stato iscritto nel registro degli indagati della Procura di Ivrea il pilota delle Frecce Tricolori che, sabato scorso, si è schiantato a San Francesco al Campo provocando la morte di una bimba di 5 anni. L'atto è stato notificato dai carabinieri e, secondo quanto si apprende, contiene soltanto riferimenti al titolo di reato (disastro e omicidio in forma colposa) per il quale è stato aperto il procedimento giudiziario. Al pilota è stato affidato un avvocato d'ufficio. Sempre secondo quanto si apprende, è possibile che la difesa del militare sarà assunta da un legale dell'Avvocatura dello Stato.

Il passaggio è infatti imposto dalla procedura perché è necessario disporre una serie di accertamenti tecnici irripetibili.

L'atto non comporta accuse specifiche o attribuzioni di responsabilità. La procura di Ivrea ha infatti aperto un fascicolo per disastro e omicidio colposo. Intanto sono proseguiti fino a domenica i rilievi dei carabinieri del comando provinciale. Era presente anche il procuratore capo di Ivrea, Gabriella Viglione.

Le indagini dovranno accertare le cause dello schianto e stabile se a provocarlo è stato uno stormo di uccelli, come ipotizzato in un primo momento. Importante per le indagini la consulenza tecnica sugli strumenti di bordo a cominciare dalla scatola nera, dove sono registrate le conversazioni tra il pilota, il maggiore Oscar Del Do, dimesso dall'ospedale San Giovanni Bosco, e gli altri componenti della pattuglia.

Intanto è stato completato il recupero delle parti del velivolo della pattuglia acrobatica delle Frecce Tricolori, che il 16 settembre si è schiantato al suolo a San Francesco al Campo (Torino) provocando la tragedia. Il materiale è stato depositato a Volpiano, sotto rigorosa sorveglianza, in un hangar di pertinenza del 1/o Nucleo elicotteri dei carabinieri. Ora è a disposizione della procura di Ivrea per gli accertamenti tecnici.

Chi è il maggiore col sogno da sempre di volare

Il maggiore Oscar Del Do', di 35 anni, di Torreano di Martignacco (Udine), non lontano dalla base aerea di Rivolto, era entrato nelle Frecce tricolori il 19 dicembre 2019, faceva il terzo gregario sinistro (pony 7). Lo ricorda il Messaggero Veneto, sottolineando che per Del Do' era il sogno della sua vita, "ci aveva creduto da sempre". Il debutto ufficiale ci sarebbe stato nell'estate 2020, al termine della fase di addestramento. Oggi Del Do' è il secondo gregario sinistro della formazione (Pony 4); è un pilota esperto, con oltre 2000 ore di attività alle spalle e proviene dal 132/o Gruppo del 51° Stormo di Istrana. Il Messaggero Veneto ha rintracciato anche il professore Mauro Fasano, coordinatore della sezione aeronautica dell'istituto udinese Malignani, insegnante della futura Freccia. Lo ricorda come "un ragazzo in gamba, serio, preparato, preciso e molto meticoloso" che "si era impegnato tanto per riuscire a realizzare il suo sogno di entrare nelle Frecce". Sostiene che, da quanto ha visto dal video dello schianto, "Oscar ha cercato in tutti i modi di tenere in assetto l'aereo riuscendo a eseguire la manovra di eiezione poco prima dell'impatto. Ha fatto quello che doveva essere fatto e nel modo migliore".

Enac. 2.186 casi di impatti con animali nel 2022

Gli impatti di aerei con animali selvatici, in maggior parte uccelli, ma anche mammiferi, sono stati 2.168 nel 2022, in gran parte nelle aree aeroportuali sotto i 300 piedi di altezza. In 1917 casi non ci sono state conseguenze specifiche mentre sono 40 gli impatti con danni, 121 quelli multipli e 103 quelli con 'indigestione', cioè con un animale finito nei motori. Sono questi i dati dell'ultima relazione annuale dell'Enac sui 'Wildlife Strike'. Il rapporto ricco di dati, indica procedure e rimedi attuati con informazioni sui singoli aeroporti. A Caselle, interessato ieri dall'incidente con la caduta di una delle Frecce Tricolori nel 2017 su 42.641 'movimenti' sono stati registrati 17 impatti, un numero limitato anche se in crescita sui 10 del 2021 e sui 13 del 2020. Si tratta di impatti con uccelli. Sull'aeroporto - emerge dal rapporto - sono state adottate pratiche specifiche e sistemi di dissuasione, come l'utilizzo di auto con sirena bitonale, ma anche 22 falconidi addestrati, stabili nell'aeroporto, e due cani di razza border collie impiegati per allontanare la fauna selvatica in genere.

Il papà della vittima: cosa potevo fare?

"Il papà ha ripercorso molte volte ciò che è successo chiedendosi cosa poteva fare di diverso". Così in ambienti medici hanno parlato di Paolo Origliasso, il padre di Laura, la bimba di cinque anni morta nello schianto di un veicolo delle Frecce Tricolori a San Francesco al Campo (Torino), portato all'ospedale Cto di Torino per le ustioni riportate nell'incidente. L'uomo è stato dimesso domenica. La moglie resterà invece ancora al Cto perché le ustioni che ha riportato (in prevalenza al braccio destro) sono più estese e con ogni probabilità richiederanno un intervento di chirurgia plastica. "In casi come questi - ha osservato Maurizio Berardino, capo dipartimento anestesia e rianimazione della Città della Salute - è necessario verificare che non ci siano lesioni più subdole, meno evidenti. Ma gli accertamenti sono stati tranquillizzanti". Il fratello dodicenne ricoverato anche lui al Regina Margherita di Torino, è sveglio, anche se mantenuto ancora con un bassissimo livello di sedazione. Gli vengono medicate costantemente le ustioni sul 30% del suo corpo. È in buone condizioni generali ed è seguito dalle psicologhe cliniche. Per ora resta ricoverato nel reparto di Rianimazione.

Il momento di preghiera domenica sera

"Di Laura ricordo che era una bambina gioiosa, piena di vita, che sapeva stare con gli altri. Oggi ci troviamo con gli insegnanti per capire come fare con gli altri bambini a livello psicologico e di accompagnamento delle famiglie. Dovremo improvvisare ma cercheremo di fare le cose nel miglior modo possibile". Lo ha detto Alessio Toniolo, parroco della chiesa 'San Francesco d'Assisi', a San Francesco al Campo (Torino) dove domenica sera c'è stato un momento di raccogliemtno e preghiera per la bimba morta e il dolore della famiglia. "Un po' di persone hanno desiderato incontrarsi per pregare per questa bambina. La famiglia è molto conosciuta. Cercheremo di starle vicino. La comunità e le persone coinvolte hanno bisogno di stare insieme".


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