martedì 3 dicembre 2019
Peggiorano le competenze dei quindicenni nella comprensione del testo scritto. Gli alunni sono invece in linea con le medie internazionali in matematica e scienze
Archivio Ansa

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Gli studenti italiani quindicenni “rimandati” in lettura, intesa come capacità di comprensione di un testo scritto. L'allarme, non il primo, arriva dall'ultimo rapporto Ocse-Pisa relativo al 2018, che mette in fila i risultati scolastici di 79 Paesi, di cui 37 aderenti all'Ocse. Per l'Italia hanno partecipato alla prova 11.785 studenti, divisi in 550 scuole.

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Competenze sotto la media

In media, gli alunni italiani di 15 anni ottengono un punteggio in lettura di 476, inferiore alla media Ocse di 487. Il nostro Paese si colloca tra il 23° e il 29° posto tra i Paesi Ocse, a livello di Lettonia, Lituania, Svizzera, Ungheria, Islanda e Israele. Notevoli le differenze tra Nord e Sud del Paese: gli studenti del Nord ottengono risultati migliori (498 a Nord Ovest e 501 a Nord Est), mentre al Sud si fermano a 453 e nelle Isole a 439. Complessivamente, rispetto al 2000 il punteggio è inferiore di 11 punti e di 10 punti rispetto a quello ottenuto nel 2009 e addirittura di 13 punti rispetto alla rilevazione del 2012. Per quanto riguarda, infine, il livello minimo di competenze (livello 2), i nostri ragazzi sono in linea con la media internazionale, mentre a livello di top performer (livelli 5 e 6), collochiamo appena il 5% dei nostri studenti, rispetto a una media internazionale del 9%.

Bene in matematica, male in scienze

Per quanto riguarda le competenze in matematica, i quindicenni italiani non si discostano dalla media Ocse (487 rispetto a 489), mentre in Scienze, i nostri studenti hanno un risultato «significativamente inferiore»: 468 rispetto alla media Ocse di 489. Per quanto riguarda scienze, in particolare, nel 2018 la performance media è tornata a livelli del 2006, in linea con il dato internazionale.

Ragazze migliori in lettura, ma indietro in matematica

Sul versante delle differenze di genere, le ragazzi ottengono 25 punti in più dei colleghi maschi in lettura, divario che aumenta fino a 30 nel Nord Est e a 35 punti nel Sud e nelle Isole. I maschi, invece, sono più brillanti delle loro coetanee in matematica (16 punti in più, una differenza più che doppia rispetto alla media dei Paesi Ocse), mentre le ragazze ottengono risultati leggermente superiori in scienze (due punti in più dei ragazzi). Tuttavia, annota l'Ocse, tra gli studenti più bravi, i maschi superano le femmine di 11 punti.

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