mercoledì 1 febbraio 2012
​Neve e temperature sottozero al Centro-Nord. Treno bloccato per 7 ore nel Forlivese. Sull'autostrada Bologna-Padova volontari della Croce Rossa Italiana per distribuire pasti caldi e coperte ai conducenti di 80 automezzi pesanti rimasti bloccati. Treni in ritardo, soprattutto in Emilia. Nell'Est Europa morte 90 persone in cinque giorni. In Italia il picco del freddo tra il 2 e il 5 febbraio. VAI ALLA FOTOGALLERY
Vortici polari e venti di buriana di Francesco Laurenzi
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Freddo intenso e nevicate sul Centro-Nord. Intercity Bologna-Taranto bloccato per almeno 7 ore nel Forlivese. Mezzi pesanti bloccati sulla A13 in direzione di Padova. Ma il peggio deve ancora arrivare: è allerta gelo per i prossimi giorni.NEVE E TEMPERATURE IN PICCHIATANeve e gelo record al Centro-Nord, temperature in picchiata ovunque, pioggia al sud. Questo il quadro del maltempo, mentre è possibile l'arrivo della neve a Roma e a Napoli. Finora i fiocchi, dal Piemonte, sono arrivati fino alle porte di Roma, causando disagi sia alla circolazione stradale, sia ferroviaria sia anche in alcuni aeroporti.INTERCITY BLOCCATO PER 7 ORE, CROCE ROSSA SULL'AUTOSTRADA BOLOGNA-PADOVAFermo per almeno sette ore nella campagna tra Forlì e Cesena un treno Intercity Bologna-Taranto, sembra acausa di un guasto del locomotore dovuto al maltempo. "Sette ore bloccati nelle campagne per un guasto tecnico, al freddo in attesa di essere trainati". È il racconto di Alessandra Borgia, collaboratrice Mediaset, a bordo dell'Intercity 615 Bologna-Taranto. Sulla vicenda è intervenuto il Codacons: "I passeggeri del treno intercity bloccato da ore alle porte di Forlì devono essere risarciti non solo per i danni materiali legati al ritardo del convoglio, ma anche per gli enormi danni esistenziali che stanno subendo oramai da ore".L'aeroporto Guglielmo Marconi di Bologna è stato chiuso per il perdurare della precipitazione nevosa, che a Bologna ha raggiunto i 40 cm. In Lombardia sono stati soppressi 15 treni e ritardi sono stati segnalati, fino a 80 minuti, anche su treni ad Alta Velocità. In seguito all'abbondante nevicata che ha bloccato l'autostrada Bologna-Padova, volontari della Croce Rossa Italiana assistono i conducenti di 80 automezzi pesanti in difficoltà. Gli operatori stanno distribuendo pasti caldi, coperte e generi di conforto.IN TOSCANA SCUOLE CHIUSELa produzione è ferma giovedì alla Piaggio di Pontedera (Pisa) dove sono giunti al lavoro solo poche decine fra impiegati e operai a causa delle intense nevicate che hanno interessato la Toscana. Resteranno chiuse venerdì le scuole ad Arezzo e Siena, le due città maggiormente colpite dalle precipitazioni nevose. Persino l'incontro tra i cittadini dell'Isola del Giglio e il commissario delegato Franco Gabrielli di oggi pomeriggio è stato rinviato a venerdì a causa del maltempo: sono infatti sospese le partenze dei traghetti da Porto Santo Stefano e Gabrielli non può quindi raggiungere l'isola.GELO SULL'EST EUROPA: 90 MORTIOndata di gelo siberiano nell'Est Europa dove le temperature sono scese a livelli record fino a 30 gradi sotto zero provocando quasi 90 morti assiderati dalla fine della scorsa settimana. In Ucraina, uno dei Paesi più colpiti, le temperature nella notte sono scese anche a -33 provocando la morte di 13 persone (43 negli ultimi cinque giorni). Colpiti soprattutto i senza fissa dimora. In Polonia i morti questa notte sono stati cinque con un bilancio complessivo di 20 vittime dall'inizio del grande gelo. In Slovacchia due i morti nella notte con temperature intorno ai -24 gradi. Un morto anche in Repubblica Ceca, trovato congelato per strada, mentre sono sei le vittime in Romania, 14 negli ultimi cinque giorni, tra cui anche un bebè morto in una casa priva di riscaldamento nella città di Iasi. In Bulgaria si sono registrati due morti a seguito di temperature che non si registravano da un secolo: il minimo è stato registrato nella città di Knezha: - 29.4 gradi.LE PREVISIONI: LE TEMPERATURE SCENDERANNO ANCORANeve ancora per una settimana, gelo fino a metà mese, una configurazione climatica simile agli inverni polari del febbraio 1956 e gennaio 1985. Sono le poco rassicuranti previsioni meteorologiche per l'ondata di grande freddo che sta avvolgendo l'Italia e l'Europa. Ma la parte più rigida del gelo previsto non è ancora arrivata. L'aria siberiana ammassata dall'anticiclone russo ai bordi dell'Italia sui Balcani da giovedì scenderà sul nostro Paese, investendo soprattutto il centro-Nord. L'apice del freddo si raggiungerà tra il 2 e il 5 febbraio.

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