L'anno nuovo si apre con un’agenda ricca di problemi con i quali il Paese sta imparando a convivere, cercando di attingere alle sue risorse morali – prima che materiali – per venirne fuori. Il serbatoio dei suoi valori ha però nomi ben precisi e riferimenti consolidati. Per questo occorre non perdere di vista l’«agenda della vita» con i dossier che passano da un anno all’altro: è anche qui che si misura la consistenza della nostra "fibra" nazionale. Quella che ci permette ancora di sperare. Vediamo 12 punti più «caldi».
Contraccezione «d’emergenza». Il 2012 vedrà l’arrivo nelle farmacie italiane di EllaOne, la «pillola dei cinque giorni dopo». A seguito del via libera dell’Aifa, ora il tempo di attesa è solo tecnico. L’inserimento di EllaOne tra i farmaci di fascia C – a carico dell’utente – ha fatto paventare la possibilità di una sua reperibilità anche nei supermercati, eventualità a oggi smentita. Da verificare il suo utilizzo dopo test di gravidanza previsto dal protocollo approvato.
Legge sulle Dat. Battuta di arresto parlamentare per le Dat, vista la priorità data alla manovra economica. La legge sul fine vita è in seconda lettura al Senato. È possibile che l’iter riprenda a fine gennaio. E che arrivi l’approvazione definitiva. Il Governo ha assicurato che sui temi etici si rimetterà «alla volontà del Parlamento».
Sla. La sperimentazione è partita su due pazienti, ma se tutto andrà bene verrà estesa su altri 28 malati in sette centri d’Italia: è stato Mario Melazzini, il presidente dell’Aisla, oncologo e malato di Sla dal 2003, ad annunciarlo su
Avvenire, spiegando che uno dei due è proprio lui. Intanto le Regioni si muovono per cercare di migliorare la qualità della vita dei malati di Sla. Si attende ora che nei nuovi Livelli essenziali di assistenza (Lea) venga inserita anche la Sla per garantire standard nazionali omogenei.
Embrioni crioconservati. Il disegno di legge lanciato dall’Idv, che propone l’adozione degli embrioni abbandonati giacenti nei freezer delle cliniche che praticano la fecondazione assistita, è in discussione alla Camera che ne ha già approvato il testo base suscitando feroci polemiche da parte di chi vorrebbe invece il libero utilizzo per la ricerca. Gli embrioni «orfani» sono più di 30 mila.
Bioregistri comunali. L’Associazione radicale Coscioni di Ancona ha reso noto il 2 gennaio di aver chiesto a molti Comuni marchigiani l’attivazione del registro per il testamento biologico, alternativa secca al principio che ispira la legge sulle Dat. In attesa della legge sulle Dichiarazioni anticipate, l’associazionismo radicale continua a far aprire bioregistri in giro per l’Italia.
Aborto. Se è vero che nel 2011, con la relazione ministeriale sull’applicazione della legge 194, si è confermato il calo degli aborti, la stessa relazione suggerisce che per il 2012 una delle priorità potrebbe essere quella dell’aiuto alle donne immigrate. È infatti tra le madri straniere che il numero di aborti ha subito un incremento nell’ultimo decennio. Nel 2011 è finito poi nel mirino il diritto dei medici all’obiezione di coscienza. Un tema su cui sarà necessario vigilare.
Fecondazione artificiale. Il 2011 si è chiuso a un passo dall’emanazione delle nuove linee guida alla legge 40 che ribadiscono il «no» alla diagnosi preimpianto e all’accesso alla fecondazione per le coppie fertili ma portatrici di malattie genetiche (tema su cui il caso italiano «Costa e Pavan» è in attesa di giudizio alla Corte europea dei diritti dell’uomo). Sono tre i ricorsi pendenti in Italia contro il divieto di fecondazione eterologa. Pronunciandosi su di essi, la Corte costituzionale non potrà ignorare il verdetto con cui la Corte europea ha ammesso divieti nazionali.
Ricerca sugli embrioni. La bozza di 8° Programma-quadro per i finanziamenti europei alla ricerca prevede che denaro pubblico possa sovvenzionare quella sulle staminali embrionali. Ciò significa che embrioni umani sarebbero ancora sacrificati a spese dei contribuenti. Ma la recente sentenza europea in materia di brevetti è un punto non aggirabile: la partita è apertissima.
Cure palliative. Attende ancora piena applicazione la legge 38 del 2010. Tutta da costruire è la rete tra hospice e cure domiciliari. Dalle Regioni arrivano segnali preoccupanti dovuti anche ai tagli nella spesa sanitaria. Le cure palliative intanto attendono il riconoscimento di specializzazione post laurea.
Staminali adulte. Per tutto il 2011, continuo è stato il tam tam di scoperte e terapie a base di staminali adulte. La strategia più promettente si conferma quella della riprogrammazione cellulare che attende risultati sull’uomo. Ma che intanto ha conquistato un guru come Ian Wilmut, che ha abbandonato clonazione e ricerca sugli embrioni.
Malattie neurodegenerative. Sono al vaglio nuovi protocolli terapeutici già funzionanti e altri promettenti. A fine 2011 è stato lanciato uno studio internazionale per dimostrare l’efficacia di una terapia con staminali mesenchimali sulla sclerosi multipla, mentre l’équipe di Angelo Vescovi ha avviato i test con le staminali neurali su pazienti affetti da Sla. Sono circa 30 nel mondo le sperimentazioni cliniche in corso.
Malattie rare. Al Senato è in attesa di esame il ddl 52 Bianconi (Pdl). Intanto la ricerca avanza, anche se c’è chi insiste sull’eliminazione dei malati prima della nascita e non della malattia.