Si avvicina il momento della scelta, per più di mezzo milione di studenti di terza media, chiamati a decidere quale indirizzo di studio intraprendere dal prossimo anno. Soprattutto per loro, febbraio sarà un mese di intense riflessioni, anche se l’appuntamento con le iscrizioni per l’anno scolastico 2014-2015 riguarda tutte le famiglie dei bambini che andranno in prima elementare e quelle degli scolari che passeranno alla secondaria di primo grado. In tutto saranno quindi coinvolti più di un milione e mezzo di studenti e di famiglie. Come l’anno scorso, le iscrizioni saranno esclusivamente on line e dovranno essere effettuate (dal 3 al 28 febbraio) accedendo al sito
http://www.iscrizioni.istruzione.it, a cui ci si potrà registrare già a partire da lunedì 27 gennaio. Le iscrizioni on line riguardano le prime classi della scuola primaria e di quella secondaria di primo e secondo grado. Sono escluse le scuole dell’infanzia, per le quali rimane in vigore la procedura cartacea. Per le scuole paritarie le iscrizioni on line sono facoltative, anche se, comunica il Ministero dell’Istruzione, lo scorso anno, già mille istituti non statali hanno scelto questa modalità nonostante non fosse obbligatoria. Sempre dal Miur fanno sapere che, grazie all’on line, sono stati risparmiati cinque milioni di fogli di carta.«Mi pare che il sistema funzioni bene», ha scritto in un tweet il ministro dell’Istruzione, Maria Chiara Carrozza, che lo ha personalmente testato. Il verdetto finale spetterà comunque agli studenti e genitori che si cimenteranno nelle prossime settimane. Il consiglio che arriva dagli esperti di viale Trastevere è di fare le cose con «tranquillità», prendendosi anche tutto il periodo tra il 3 e il 28 febbraio. Dal Ministero ribadiscono che «non è previsto che le domande arrivate per prime siano accolte con priorità dalle scuole».Calma e ponderazione saranno requisiti essenziali per gli studenti di terza media, giunti a un bivio importante della propria vita. Per loro, da quest’anno, il Miur ha varato il progetto “Io scelgo, io studio” per orientarli, appunto, nella scelta della scuola superiore. Un’attività, quella orientativa, fondamentale che però non tutte le scuole offrono. La denuncia arriva dal portale
www.skuola.net, che ha lanciato un sondaggio tra i ragazzi attraverso i social network: uno studente su cinque (20%), ha dichiarato di non aver tratto grossi benefici dall’orientamento svolto a scuola, mentre uno su quattro (25%), ha riferito che nella propria scuola l’orientamento non è stato svolto. Così, a pochissimi giorni dall’avvio delle iscrizioni, il 53% degli studenti di terza media non ha ancora deciso. Un altro 16% ha scelto l’indirizzo di studi ma non la scuola, mentre solo il 30% ha le idee chiare sia per quanto riguarda l’indirizzo che la scuola da frequentare.La grande maggioranza di chi ha scelto (68%) è indirizzato verso il liceo, mentre il 29% verso l’istituto tecnico o professionale.«I ragazzi sono disorientati – sottolinea Marta Ferrucci, responsabile editoriale di
www.studenti.it, altro sito molto visitato da studenti, docenti e famiglie –. Il 66% sceglie sulla base delle proprie passioni e aspirazioni personali, non legando la scelta ad eventuali sbocchi lavorativi futuri. Per loro è davvero una scelta di cuore, che però rischia di essere slegata dalla realtà e potrà, un domani, anche essere pagata a caro prezzo».In questi giorni, i ragazzi hanno soprattutto bisogno di essere rassicurati e cercano, su Internet ma anche attraverso il dialogo con gli adulti (insegnanti e genitori) un aiuto per districarsi tra le numerose offerte a disposizione. «Chiedono una bussola ed esprimono una forte domanda di orientamento», conclude Ferrucci.