Sono una cinquantina gli immigrati coinvolti
nella maxirissa scoppiata martedì sera nel centro "Le Betulle"
all'Infernetto, quartiere di Roma Sud, dove la scorsa settimana sono stati trasferiti
alcuni rifugiati minorenni da Tor Sapienza. Secondo quanto si è
appreso, a rimanere lievemente ferito anche un responsabile
della sicurezza che ha ricevuto un colpo alla testa. Sei i
feriti portati in ospedale per essere medicati e dimessi con
alcuni giorni di prognosi. Durante la lite, scoppiata tra due
gruppi di stranieri, uno di egiziani e l'altro di magrebini, sarebbero stati usati bastoni, tirate sedie
e altri oggetti, creando qualche danno alla struttura. Sul posto
è intervenuta la polizia.
Saranno trasferiti in alcune case di
accoglienza quattro egiziani del centro dell'Infernetto. Sono ritenuti responsabili non solo dei tafferugli di ieri sera ma anche di sabato, appena arrivati dal centro di Tor Sapienza.
Intanto monta la rabbia dei residenti. I
social network fanno da cassa di risonanza alle proteste di
piazza. "E ora chi paga i danni?", si sono chiesti alcuni
cittadini scesi in strada la scorsa notte dopo aver sentito le
urla provenire dal centro di accoglienza. "Bisognerebbe essere più rispettoso con chi ti ospita, sarebbe il minimo", scrivono su Facebook i residenti che si danno appuntamento a sabato prossimo per il corteo che attraverserà le strade del quartiere passando accanto al centro
di via Salorno. "ll sindaco Marino conferma ancora
una volta di essere un bugiardo cronico. Nell'incontro con i
cittadini al centro accoglienza nel quartiere Infernetto ha
mostrato solo una parte dei richiedenti asilo ospitati,
facendosi garante della sicurezza all'interno dello stesso" spiega il neonato coordinamento periferie. Poi l'affondo: nel centro, secondo le testimonianze dei residenti, ci sarebbe inoltre di un numero maggiore di immigrati, anche di età adulta.