L'arcivescovo di Milano ed ex
patriarca di Venezia, cardinale
Angelo Scola, non ha mai
esercitato "pressioni" né "richieste indebite" per reperire le
risorse necessarie alla
Fondazione Studium Generale Marcianum.
Lo spiega una nota di don Davide Milani, portavoce dell'arcivescovo
"con riferimento ai servizi giornalistici che nella scorsa
settimana hanno connesso il cardinale Angelo Scola alle vicende
oggetto delle indagini in corso a Venezia".
L'intervento del portavoce di Scola è "al fine di consentire
un giudizio più pacato e rispettoso della verità". "La
Fondazione Studium Generale Marcianum - si spiega nella nota - è
stata costituita nel dicembre 2007 ed è stata riconosciuta come
persona giuridica di diritto privato nell'aprile 2008. La
Fondazione è stata promossa dal Patriarcato di Venezia come polo
pedagogico, accademico e di ricerca aperto a tutta la società
civile, inserendosi nella grande tradizione culturale e
internazionale di Venezia. Alla luce di questo progetto, nella
Fondazione si sono coinvolti da subito, come Fondatori e
Sostenitori, soggetti pubblici e privati, locali e
internazionali"."I contributi economici - prosegue
don Davide Milani -, compreso quello indicato dalla stampa, sono
stati corrisposti in virtù della qualifica di Fondatore o
Sostenitore della Fondazione, secondo le previsioni dello
statuto e dell'atto costitutivo. Tali contributi sono stati
acquisiti, contabilizzati e utilizzati dalle competenti
strutture della Fondazione secondo criteri di trasparenza e
correttezza, in conformità agli scopi istituzionali propri
dell'ente".
"Il cardinale Scola - si conclude nella nota - non ha mai
svolto pressioni di alcun tipo, esplicite o implicite, nelle
vicende che hanno portato all'identificazione dei candidati e
all'elezione dei Sindaci di Venezia" e "i fondi erogati dalla
Legge speciale e dalla Regione Veneto dal 2004 per il restauro
del Patriarchio (sede della procuratoria e della curia
diocesana, abitazione del Patriarca e dei canonici) e del
complesso del Longhena della "Basilica della Salute" (sede del
Seminario e dello Studium Generale Marcianum) sono stati
regolarmente approvati dalle istituzioni competenti e
rigorosamente impiegati secondo le finalità assegnate".
"È intenzione del cardinale Scola - conclude la nota -
tutelarsi legalmente nei confronti di chi continuasse a dare
informazioni imprecise, scorrette o false. Una tutela necessaria
perché sia rispettata la verità e perché non sia disturbata la
missione pastorale del cardinale Scola nella Chiesa di
Milano".