Un binomio indissolubile: Expo e Bit. A quattordici mesi dall’inizio dell’esposizione universale, che dovrebbe portare a Milano 20 milioni di visitatori in sei mesi, la Borsa internazionale del turismo accende i riflettori sul grande evento e prova a fare da traino. Al taglio del nastro, dopo la visita in anticipo di Enrico Letta, a rappresentare il governo c’era il ministro della Cultura Massimo Bray che ha definito l’Expo «la grande vetrina del Paese» e sottolineato che il «Paese dovrà mostrare di aver capito il valore del turismo». puntando su una progettazione "seria" prima e dopo l’evento. I tempi stringono insomma e l’Italia non può permettersi di sbagliare, proprio per questo ha aggiunto Bray nel decreto valore turismo largo spazio è stato dato all’Expo. Affermazioni che il presidente di Confcommercio Carlo Sangalli ha contestato definendo il decreto una "chimera" dai contenuti ancora vaghi e accusando il governo di non fare abbastanza per contrastare la contrazione del settore turistico, in sofferenza dal 2008, che invece dovrebbe essere uno dei «driver della ripresa dell’economia nazionale». Tutte le speranze sono riposte sull’Expo. Non è un caso che all’interno della Bit abbia un posto d’onore, con uno stand di 400 metri quadrati e centinania di incontri in programma con i tour operator mondiali. Le delegazioni più numerose provengono da Usa, Russia, India, Brasile e Cina. «È una Bit importantissima – ha detto l’amministratore unico di Expo Giuseppe Sala – perché siamo alla definizione dei pacchetti dei tour operator. Il nostro obiettivo rimane quello di vendere quattro milioni di biglietti entro luglio con particolare attenzione ad alcuni Paesi». Prima fra tutti la Cina dove sono previste a breve tre missioni tanto che "il miraggio di un miliore di visitatori cinesi all’Expo sta diventando concretezza». Altro tassello chiave gli italiani nel mondo. «Ci sono più o meno 80 milioni di oriundi, noi stiamo creando dei pacchetti ad hoc per farli tornare nel 2015 nel loro paese» ha spiegato Sala. In via di definizione anche la questione dei visti come ha spiegato il vicepresidente della commissione Antonio Tajani: «A marzo lanceremo una proposta per rivedere le regole della concessione dei visti agli stranieri che arrivano fuori dall’area Schengen». Ottimista il presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni secondo il quale la sfida dell’Expo sarà vinta se almeno una «parte dei venti milioni di visitatori previsti» tornerà in Lombardia negli anni successivi all’Expo. L’edizione 2014 della Bit, che resterà aperta sino a sabato al polo esterno della Fiera, può contare su numeri record: cento Pesi coinvolti (con new entry come Armenia, Lettonia, Botswana e Nicaragua) 2.130 imprese partecipanti, 700
buyer internazionali e 53.600 visitatori professionali.