martedì 5 agosto 2014
​Domani il ministro sarà a Lampedusa in visita al cantiere di ristrutturazione del centro di accoglienza. In Francia la polizia di frontiera preoccupata per gli arrivi in Italia, soprattutto di eritrei
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Continua l'esodo di profughi attraverso il Mediterraneo. E la situazione di grav e instabilità che si è venuta a creare in Libia sembra rendere ancora più facile l'attività degli scafisti, che speculano su questi poveracci. In particolare arrivano dalla Siria e dall'Eritrea. In questa situazione di ordinaria emergenza, domani, mercoledì, il ministro delle Infrastrutture e trasporti, Maurizio Lupi, sarà a Lampedusa per una visita al cantiere del Cie, ristrutturato a cura del Provveditorato per le opere pubbliche di Palermo, e per un incontro con il personale militare delle Capitanerie di Porto di stanza nell'isola e impegnato nell'attività di soccorso ai migranti. Sarà presente il comandante generale della Guardia Costiera, l'ammiraglio Felicio Angrisano. La scorsa notte la fregata Aliseo della Marina militare ha portato in salvo 480 migranti in due interventi di soccorso a sud di Lampedusa. Tra gli immigrati 64 erano donne e 66 i minorenni. Uno dei profughi, diabetico, questa mattina è stato trasportato a Catania con l'elicottero imbarcato per l'aggravarsi delle sue condizioni, accompagnato da un medico del Ministero della Salute. Si è concluso da poco, invece, un intervento delle corvette Sfinge e Urania che, con l'assistenza di una motovedetta della Guardia costiera, hanno imbarcato 680 migranti che viaggiavano in un unico barcone senza salvagente e con scarsa galleggiabilità: 220 migranti sono stati imbarcati su nave Sfinge, 350 su nave Urania e 110 sulla motovedetta. Intanto in Francia sale il timore per questo esodo. La polizia francese è preoccupata del forte aumento del numero di immigrati irregolari in arrivo dall'Italia registrato nella prima metà del 2014, tanto che alla prefettura di Nizza è stata organizzata ai primi di luglio una "riunione eccezionale" sul problema. Lo riferisce il quotidiano transalpino Le Figaro, citando un rapporto confidenziale della polizia di frontiera. Secondo questo rapporto, citato dallo stesso giornale, "la pressione migratoria alla frontiera con l'Italia si è accentuata a partire da inizio aprile 2014", in particolare per quanto riguarda i cittadini eritrei, con 694 irregolari fermati nel secondo trimestre, contro appena 68 nel primo. I fermi di migranti sans papier da parte della polizia di frontiera francese responsabile dei valichi con l'Italia nei primi sei mesi di quest'anno sono stati 5.235, con picchi di 1.845 a maggio (+165% rispetto al mese prima) e 2.628 a giugno (ancora +43%). La causa di questa progressione incessante, secondo i responsabili della prefettura di Nizza, è l'aumento di sbarchi di migranti nel sud dell'Italia, che riguarda soprattutto eritrei e siriani. L'impossibilità di dimostrare che questi migranti sono arrivati dall'Italia a causa della mancanza di documenti, rende però impraticabile rinviarli oltre confine, sottolineano ancora la autorità francesi. In ogni caso, osservano esperti citati ancora da Le Figaro, per questi migranti la Francia non è un punto di arrivo ma un Paese di transito, come dimostra il fatto che il picco di ingressi non ha portato ad alcun aumento significativo delle domande di asilo.
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