IL presidente del Consiglio Mario Monti presiederà alle 19,30 a Palazzo Chigi il vertice d'urgenza per fare il punto sulla situazione dell'Ilva, Insieme a lui i ministri dello Sviluppo economico, Corrado Passera, dell'Ambiente, Corrado Clini, dell'Interno, Anna Maria Cancellieri, del Lavoro, Elsa Fornero, della Salute, Renato Balduzzi, della Coesione territoriale Fabrizio Barca. Presenti anche i segretari di Cgil, Cisl, Uil e Ugl, il presidente di Confindustria Squinzi, e il presidente dell'Ilva Bruno Ferrante. Parteciperà anche il presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola, con il sindaco e il presidente della Provincia di Taranto.Il governo ha ribadito oggi il massimo impegno per l'attuazione del decreto legge sull'Ilva varato nel dicembre scorso, sul quale la magistratura di Taranto ha sollevato conflitto di attribuzione davanti alla Corte costituzionale. «È urgente che venga chiarito se in Italia le leggi rappresentano una garanzia per i cittadini e per le imprese o se al contrario sono soggette ad interpretazioni discrezionali. Non è in gioco solo il futuro dell'Ilva di Taranto ma anche la affidabilità dell'Italia per chiunque voglia investire nel nostro paese», ha commentato il ministro dell'Ambiente Corrado Clini in una nota.Intanto prosegue all'Ilva di Taranto lo sciopero ad oltranza indetto dalle 14 di ieri. «È indispensabile che la Corte Costituzionale valuti quanto prima l'ammissibilità del ricorso presentato dalla procura della Repubblica che solleva il conflitto di attribuzione fra poteri dello Stato sulla legge 231 del dicembre 2012», ha detto Vendola dopo aver appreso che la prima udienza è stata fissata per il 13 febbraio prossimo.Dopo le elezioni politiche di febbraio, gli elettori tarantini torneranno di nuovo alle urne il 14 aprile per pronunciarsi in merito al referendum consultivo cittadino sulla chiusura parziale o totale dell'Ilva. La data del 14 aprile è stata annunciata oggi dal sindaco Ezio Stefano, il quale ha ricevuto il parere del comitato dei garanti.