Parlamentari in piazza San Pietro, per pregare con il Papa. Una delegazione assolutamente bipartisan , in rappresentanza dei duecento firmatari delle tre mozioni a sostegno della libertà religiosa che mercoledì dovrebbero essere votate al Senato e alla Camera. L’iniziativa, presa d’intesa con l’assistente spirituale della Camera monsignor Lorenzo Leuzzi, vuole essere un segno della «urgenza» avvertita da «tanti politici italiani», che «sentono il bisogno di testimoniare in ogni modo il loro appoggio ai nuovi martiri della fede e della libertà religiosa», come spiega Paola Binetti, deputata dell’Udc, che sarà in piazza con Pier Ferdinando Casini e Lorenzo Cesa. Se pure la libertà religiosa fa parte dei diritti fondamentali espressi nella Dichiarazione Universale del 1948, essa oggi «sembra messa in discussione – rileva Binetti – per cui assistiamo a crescenti livelli di intolleranza religiosa, spesso alimentati e strumentalizzati da motivi politici ed economici, che sempre più di frequente producono aberranti atti di violenza collettiva a danno delle minoranze». Un appello accolto «con convinzione» dal ministro della Gioventù Giorgia Meloni, che ha dato la sua adesione all’iniziativa, per la quale «Diventa fondamentale per i cristiani che vivono nei paesi liberi, testimoniare a gran voce la propria vicinanza e solidarietà nei confronti dei nuovi martiri e di chi, perseguitato, vive giorni di terrore ». «Ovviamente senza simboli, ma da cristiano », anche il capogruppo del Pdl al Senato, Maurizio Gasparri sarà oggi a San Pietro «per esprimere con convinzione la solidarietà a tutti i Cristiani nel mondo». Con lui altri parlamentari 'romani' del suo partito, tra i quali Lucio Malan, esponente della Chiesa Valdese, «unico cristiano non cattolico dell’attuale legislatura», perché «di fronte a un fenomeno grave come questo bisogna andare al di là di ogni divisione, a maggior ragione, al di là delle divisioni fra cristiani». Del gruppo dei politici faranno parte sia il Sindaco di Roma Gianni Alemanno che il presidente della Regione Lazio Renata Polverini. Chi, tra i parlamentari, non potrà essere invece fisica- mente in piazza, ha comunque assicurato il proprio contributo per sostenere e far conoscere l’iniziativa. A iniziare dal vice presidente del Senato Vannino Chiti, che esprime «piena solidarietà a tutti coloro che sono perseguitati a motivo del loro credo e si appella «alla comunità internazionale perché agisca con rapidà e vigore». Perché, come hanno scritto i senatori del Pd, Emanuela Baio e Daniele Bosone, «la democrazia per esprimersi pienamente ha bisogno della libertà religiosa». Savino Pezzotta (Udc) invita «tutti i colleghi parlamentari laici e credenti a partecipare», perché «la libertà religiosa è stata una grande conquista di civiltà delle democrazie e va tutelata, difesa e promossa». Analogo l’invito di Leoluca Orlando, il quale sottolinea come «l’IdV ribadisce il proprio impegno per far cessare nel mondo intolleranze e violenze nei confronti dei cristiani e in nome della fede». Tanto più che, nota Francesco Rutelli (Api), «nelle società europee a-religiose» si parla di più «delle (inaccettabili) discriminazioni di immigrati musulmani» piuttosto che delle violenze anticristiane «in altre parti del mondo», un’«asimmetria che non può durare».