giovedì 27 novembre 2014
Chiesa gremita e qualche momento di tensione ai funerali della piccola abbandonata in un cassonetto a Palermo. Padre e familiari in lacrime. Assente la madre accusata di infanticidio e gli altri tre figli.
COMMENTA E CONDIVIDI
Le ha scelto come nome Giorgia. Il papà della neonata morta dopo essere stata abbandonata dalla madre lunedì mattina in un cassonetto a Palermo, per legge ha dovuto registrarne nascita e morte all'anagrafe. La chiesa di Santa Maria del cimitero dei Rotoli che stamattina, alle 10.30, ha accolto la bara bianca della piccola Giorgia, è stracolma. C'è il padre della piccola, Daniele M., c’è il sindaco Leoluca Orlando e ci sono tanti familiari e conoscenti straziati dal dolore. Alcuni allontanano i fotografi. Non vogliono che questo momento sia spettacolarizzato. «Non siamo noi a poter giudicare quello che è accaduto, possiamo solo chiederci perché?» dice padre Pietro Furnari durante l’omelia. «Giorgia adesso fa parte degli eletti. Lei ora è con il Signore e lui le darà tutto quello che forse noi non avremmo saputo darle e che neanche la vita le avrebbe dato. Questo deve essere di conforto: sapere che oggi lei è ben custodita dal Signore e in questa custodia non la confonderà con nessuno. La piccola Giorgia guardandoci dal cielo sorriderà con quel sorriso di Dio che il mondo non le ha dato». «Il cuore dell'uomo non conosce solo crudeltà. Questo è l'abbraccio di Palermo per la piccola Giorgia" ha concluso il sacerdote che ha rivolto una preghiera anche per i genitori della piccola "affinché le lacrime per la morte della loro figlia siano consolate dal Signore". Stravolti i genitori della madre, che durante la funzione hanno accusato un malore. La mamma di Giorgia, accusata di infanticidio, dovrebbe essere dimessa oggi dall'ospedale Civico dove è ricoverata da lunedì, piantonata dai Carabinieri. Ai funerali non erano presenti gli altri tre figli della coppia.
© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI

ARGOMENTI: