domenica 18 luglio 2021
Meloni e Salvini contrari, ma i governatori di centrodestra spingono. Toti: è meglio il certificato verde di altri lockdown. Zaia: si cambi in fretta. E la Lombardia parla di immunità di comunità
Green pass per evitare nuove chiusure. Politica divisa, ma le Regioni corrono

Ansa

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E' stabile il numero dei nuovi casi di Covid-19: quelli registrati nelle ultime 24 ore sono 3.127 e 3 le vittime del virus, contro i 3.121 nuovi positivi e i 13 morti delle 12 ore precedenti. In aumento, invece, il tasso di positività che si attesta all'1,9% contro l'3,3% di ieri. I contagi, come riporta il bollettino diffuso quotidianamente dal ministero della Salute, sono emersi da 165.269 tamponi eseguiti, tra antigenici e molecolari. In tutto ci sono 46.113 cittadini attualmente positivi, 2.622 in più rispetto a ieri.
Più o meno stabili i numeri delle terapie intensive, che registrano un lieve calo rispetto a ieri: sono 156 i pazienti totali ricoverati in rianimazione, 6 meno di ieri. Mentre nei reparti ordinari sono aumentati i pazienti: 25 in più rispetto a ieri, per un totale di 1.136 persone.

Sono invece 501 le persone dimesse e guarite nelle ultime 24 ore dal Covid-19, per un totale di 4.113.478 dall'inizio della pandemia. Le vittime, da febbraio dello scorso anno, sono state 127.867.
E mentre la curva dei contagi pare essere di nuovo in salita, soprattutto per via delle varianti Delta e Delta plus, prosegue il dibattito sul Green pass, per il quale il governo pare essere arrivato ad un punto fermo. Il certificato potrebbe diventare necessario per entrare nelle discoteche al chiuso (quando riapriranno, ndr) o mangiare nelle sale interne di ristoranti e bar. Questa misura potrebbe essere adottata qualora ci fosse il cambio di colore, almeno da quanto trapela dai lavori in preparazione del decreto che lo renderà obbligatorio.

Con la salita dell’indice Rt e l’ipotesi di nuove restrizioni, i cui criteri sono allo studio, sale anche la temperatura della polemica politica. Continua a far discutere in particolare la possibile introduzione del Green pass sul modello francese, che vede diviso il centrodestra. Il governo sta lavorando a un decreto su questa misura che potrebbe arrivare già questa settimana.

Secondo le prime indiscrezioni, prevede che per entrare in tutti i luoghi pubblici a rischio assembramento bisognerà avere il green pass, altrimenti scatteranno multe: 5 giorni di chiusura per i gestori e 400 euro per i clienti. Il certi- ficato verde servirà per viaggi a lunga percorrenza, in particolare su treni, aerei e navi, mentre non dovrebbe essere obbligatorio per spostamenti brevi e per i trasporti pubblici locali. Inoltre dovrà essere presentato per entrare in cinema, teatri, sale da concerto, palestre, piscine, centri commerciali, stadi. «Le attività non hanno subito già abbastanza in un anno e mezzo di restrizioni? Per il governo no», attacca la presidente di Fdi, Giorgia Meloni.

Il leader della Lega Matteo Salvini dice «no» alle multe e a creare nuovi obblighi burocratici che «non servono a nulla, se non a complicare la vita agli italiani». Netta la distanza con Forza Italia. Anna Maria Bernini ricorda che il green pass «non è un intralcio burocratico alla libertà, semmai è la chiave per tenere aperta la porta della libertà scongiurando la quarta ondata». Poi l’affondo. «Mentre in altri Paesi europei torna il coprifuoco, andare a caccia dei voti no vax sarebbe irresponsabile».

Per Loredana De Petris (Leu) il passva usato con «ragionevolezza» e potrà essere efficace solo se unito a vaccinazioni e prudenza. Sui vaccini interviene ancora Salvini chiedendo di mettere in sicurezza soprattutto gli over 60 «senza incolpare, multare, punire i ventenni», perché «sotto i 50 anni il tasso di mortalità è dello 0,2%». Il segretario del Pd Enrico Letta lo invita a «dare il buon esempio», vaccinandosi. E sottolinea: «Il green pass dobbiamo farlo. Punto». Una mezza apertura arriva dal ministro leghista per lo Sviluppo economico Giancarlo Giorgetti, che definisce il documento «utile per situazioni come lo svago», ma «pericoloso se lo associamo ai diritti delle persone». Il timore di un aumento dei contagi per la stagione estiva e per la diffusività della variante Delta fa puntare gli occhi sui dati che saranno diffusi venerdì riguardo all’andamento della pandemia e sull’impatto che si registrerà sulle strutture ospedaliere. Le varianti «ci preoccupano in particolare per i dati, ma credo che sia evidente l’effetto dei vaccini sulle ospedalizzazioni », ha detto ieri il ministro dell’Agricoltura Stefano Patuanelli, annunciando la cabina di regia.

«Valuteremo il da farsi, perché il 31 luglio c’è la scadenza del decreto e quindi ovviamente dovremo intervenire dal punto di vista normativo », ha ricordato. Al momento l’Italia resta tutta in zona bianca. Ma connesso ai nuovi possibili interventi c’è lo status delle diverse Regioni, come emerge dalla scheda sugli indicatori decisionali che accompagna il monitoraggio settimanale Iss-Ministero della Salute.

Per l’incidenza dei contagi sulla popolazione in cima ci sono Sicilia, Sardegna, Veneto, Lazio e Campania, che con gli attuali parametri rischierebbero la zona gialla. Toscana, Sicilia e Liguria riportano invece i dati più elevati relativamente all’occupazione delle terapie intensive. Si muove, dunque, anche il fronte dei governatori. Quello del Veneto, Luca Zaia, ripete che i parametri vanno cambiati in fretta, tenendo conto dei ricoverati non dei contagiati (richiesta su cui si è già registrata la disponibilità del ministro della Salute Roberto Speranza). «Se scattano i provvedimenti basati sui vecchi parametri qui si blocca tutto un’altra volta. Non possiamo correre un rischio del genere», spiega Zaia. Per il green pass si pronuncia il ligure Giovanni Toti: «Meglio adottare una misura come questa che non piace tanto a tutti, piuttosto che vedere in autunno le Regioni di nuovo blindate». Intanto tra 4-5 giorni la Lombardia potrà raggiungere l’immunità di comunità. Secondo la direzione regionale Welfare il totale dei vaccinati è prossimo a 7 milioni, cioè alla soglia fissata del 70% della popolazione.

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