giovedì 26 ottobre 2023
Il procuratore capo di Napoli agli studenti nell'incontro organizzato dal nostro giornale insieme ai Collegi dell'ateneo
Un momento dell'incontro col procuratore Gratteri all'Università Cattolica di Milano

Un momento dell'incontro col procuratore Gratteri all'Università Cattolica di Milano - Avvenire

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La droga, i subappalti, il contante. Sono questi e sono tanti i canali con cui le mafie oggi penetrano la società e fanno affari a nove zeri. È una mafia non più stagista ma affarista, spesso travestita da ecomafia, quella di cui ha parlato il procuratore capo di Napoli, Nicola Gratteri, agli studenti dell'Università Cattolica, nell'incontro organizzato da Avvenire insieme ai Collegi dell'ateneo. «La storia dimostra che la mafia stragista, guidata e rappresentata da Toto' Riina, ha fallito perché non aveva un progetto a lungo termine» ha esordito Gratteri. «Oggi il modello vincente è quello ndranghetista, che ha saputo costruire leadership globali in diversi campi economici». A partire dalla droga e dalla cocaina in particolare, che vede la Ndrangheta “fare il mercato” in Sudamerica da decenni.

Questo incontro rientra in un percorso che il nostro giornale sta portando avanti da più di un anno con l’Ateneo, coinvolgendo gli studenti dei collegi, circa 450, in eventi organizzati dal nostro quotidiano, dove i temi e i relatori vengono suggeriti e richiesti direttamente dai ragazzi. Obiettivo di questi eventi è favorire la crescita culturale ed educare i giovani ad una informazione consapevole, aperta al confronto, in un’epoca dominata dalla rapidità nella fruizione delle notizie, spesso con poco spazio lasciato al dibattito e all’approfondimento.

Le domande degli studenti e delle studentesse, insieme alle risposte di Gratteri, sono disponibili sul canale Instagram di Avvenire.

Il video:

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