I quattro punti anti-gioco d’azzardo fissati dal ministro della Salute nel testo del “decretone”, sanitario in via di definizione da parte del governo, sono apprezzabili e quanto mai opportuni. Parte importante delle misure che noi stessi – accompagnando e rilanciando tante autorevoli e consapevoli preoccupazioni – avevamo auspicato a più riprese, per un serio contenimento di giochi e giochini un po’ legali e un po’ no, che producono ludopatie, casi drammatici di usura e si rivelano sempre più, e proprio in questi anni di crisi, una odiosa “tassa sui poveri” e una pessima palestra per i più giovani. Siamo sulla via giusta. Aspettiamo i passi ulteriori.