Tutto nasce dalla testimonianza di una famiglia greca alla giornata mondiale della famiglia a Milano, due anni fa. Papa Benedetto ascoltò le parole di un padre e di una madre di Atene, Nicos e Pamia, genitori di due bambini, disperati perché la loro piccola impresa era stata messa in ginocchio dalla crisi che in quei giorni stava devastando la società greca e non sapevano a chi chiedere aiuto. Erano una delle tante famiglie impoverite dal default e dalle misure di risanamento imposte dall’Ue, Commosso, il Papa aveva chiesto alla Caritas italiana di attuare dei gemellaggi solidali tra famiglie italiane e greche. Oggi quella richiesta è stata esaudita, con l’aiuto anche di Nicos e Pania, la cui impresa si è rialzata e che nel frattempo hanno avuto un terzo figlio e stanno collaborando con la Caritas italiana e quella greca alla creazione di gruppi famiglia. Si tratta di gruppi di mutuo aiuto per individuare i bisogni e creare dei centri pastorali per la famiglia, dando vita a spazi di incontro e consultori. È uno dei punti del programma stilato dalle due Caritas nazionali, che prevede la collaborazione dell’Ufficio nazionale per la Pastorale Familiare e del Forum Famiglie e si prefigge di trovare risposte comuni e condivise all’avanzare della crisi economica che ha accomunato Grecia e Italia. L’organismo pastorale italiano ha inviato sul posto fino alla fine dell’anno una giovane coppia di sposi per realizzare i progetti che finora contano le adesioni di 12 diocesi italiane. Si tratta di Udine, Foligno, Teggiano Policastro, Andria, Foggia, Reggio Calabria, Agrigento, Mantova, Gorizia, Lungo, Caltanissetta, Palermo e Piana degli Albanesi che stanno avviando progetti di sviluppo che dovranno nel tempo sostenersi autonomamente. La Caritas italiana ha messo a disposizione 30 mila euro per ogni diocesi, poi ciascuna dovrà reperire sul territorio o con progetti europei gli altri fondi per proseguire.Gli interventi sono differenziati e riguardano anzitutto il progetto “Elpis”, che prevede la distribuzione di generi di prima necessità a 500 famiglie greche e la creazione di centri di ascolto parrocchiali e diocesani. In secondo luogo vengono i contributi economici alle famiglie in difficoltà che si impegnano a restituire il prestito traverso un’offerta in denaro o in beni alla Caritas. Ci sono poi i programmi specifici di borse lavoro e sviluppo agricolo con la valorizzazione di terreni diocesani incolti e, in partenza già quest’estate, i piani di turismo religioso solidale, che prevedono la valorizzazione delle strutture diocesane oggi vuote. Battistrada è l’Arcidiocesi di Foggia-Bovino, che oltre a sostenere con adozioni a distanza le tante famiglie greche bisognose, ha lanciato un gemellaggio con l’Eparchia Cattolica di Creta con un progetto di vacanze solidali.«Si tratta – spiega il vicedirettore diocesano don Francesco Catalano – di trascorrere una settimana presso il Convento di Sant’Antonio di Chania, oggi completamente vuoto con 15 euro a notte. Gruppi di giovani, famiglie, comitive hanno a disposizione tre camere con bagno per un totale di 20 posti letto, in un convento in centro, a pochi passi da mare». La Caritas greca offre inoltre a gruppi, associazioni e diocesi itinerari sulle orme di San Paolo, sulle isole di Tynos, Creta e Corfù. Le diocesi italiane per l’estate 2014 stanno costruendo progetti di animazione su scala più piccola, dai campi di volontariato agli scambi di giovani ai centri estivi per i bambini, per rendere il gemellaggio tra le chiese cattoliche di Italia e Grecia sostenibile in futuro e una esperienza di solidarietà contro la crisi, nata a Milano in una notte di inizio estate.