Giro di vite del governo sul fumo, con il divieto di fumare in auto se a bordo ci sono dei minori ma anche con uno stop alla pubblicità occulta in film e serie tv. Il ministro della Salute, Beatrice
Lorenzin, torna alla carica sulla prevenzione contro il
tabagismo, e annuncia di avere allo studio un decreto per
introdurre lo stop alle bionde in auto in presenza di minori.
L'obiettivo è, naturalmente, prevenire i danni, anche
considerando la sempre più giovane età, 11-12 anni, in cui i
ragazzi si avvicinano alle sigarette: dopo il divieto di fumo
nelle scuole e luoghi adiacenti (fermo restando il divieto di
vendita in Italia di tabacco ai minori di 18 anni). E non
solo: il ministro annuncia anche una "ulteriore opera di
sensibilizzazione contro la pubblicità occulta e cercando di
attivare collaborazioni su base volontaria volte ad evitare la
diffusione di immagini vincenti, soprattutto tra i giovanissimi,
legate al consumo di tabacco e all'abuso di alcol". Un particolare quest'ultimo che ha subito provocato una levata discudi nel mondo dello spettacolo. Sarebbe "inaccettabile" una norma che disponesse il divieto di fumare nei film e nelle serie tv: è la
presa di posizione dell'associazione 100autori, che chiede al
governo "un passo indietro", in nome della "libertà di
espressione che è alla base della nostra vita democratica".
"È stato annunciato nei giorni scorsi dal ministro della
Salute, Beatrice Lorenzin in occasione dei 10 anni della legge
Sirchia, un nuovo provvedimento sul possibile divieto di fumare
nei film e nelle serie televisive, qualora le sigarette
dovessero essere accese in un numero eccessivo di scene",
scrivono i 100autori, tra i quali i quali Francesca Archibugi, Paolo Sorrentino, Gabriele Muccino, Paolo Virzì, Mario Martone e Gabriele Salvatores. L'associazione "ritiene
inaccettabile questa norma che pure rientra in una stretta di
interventi legittimi per limitare i danni del fumo in spazi
fisici pubblici".
In realtà, già nel 2013 Lorenzin aveva provato ad introdurre
lo stop al fumo in auto in presenza di minori, presentando in
Consiglio dei ministri un ddl ad hoc. Il provvedimento, però,
venne bloccato perché il governo dichiarò l'intenzione di
lasciare il tema al dibattito parlamentare. Oggi, a dieci anni dalla "Legge Sirchia" che ha vietato il
fumo nei luoghi pubblici, Lorenzin dunque riapre un capitolo che
sembrava accantonato e rilancia il principio dello stop alle
'bionde" in auto, ottenendo il plauso del Codacons. Una
necessità, secondo il ministro, che si basa su fatti concreti:
la metà dei bambini, secondo dati Istat, è esposta al fumo
passivo già al secondo anno di vita ed il 38% dei piccoli ha un
genitore che fuma in casa. Quanto ai danni da fumo, sono ormai
noti: asma, bronchite, infarto, tumori sono solo alcune delle
conseguenze. Quanto basta per far
dire al ministro che la lotta contro il fumo "è una priorità
dell'Italia e dell'Europa" perchè proprio il fumo "è ancora
oggi la prima causa di morte, e solo in Italia muoiono per
patologie fumo-correlate circa 70.000 persone l'anno".