martedì 15 marzo 2011
La riduzione della pressione fiscale parta dalle famiglie con figli. È questa la richiesta lanciata dal Forum delle associazioni familiari che oggi a Roma si sono riunite per proporre al Governo un ulteriore impegno nei confronti delle famiglie sottolineando che la «famiglia deve essere messa al centro dell'agenda di governo perché dedicare le risorse alle famiglie significa investire sullo sviluppo del Paese».
- Giovanardi: famiglia, troppi tagli, mia delega a rischio
COMMENTA E CONDIVIDI
La riduzione della pressione fiscale parta dalle famiglie con figli. È questa la richiesta lanciata dal Forum delle associazioni familiari che oggi a Roma si sono riunite per proporre al Governo un ulteriore impegno nei confronti delle famiglie sottolineando che la "famiglia deve essere messa al centro dell'agenda di Governo perchè dedicare le risorse alle famiglie significa investire sullo sviluppo del Paese".Il Forum delle famiglie si aspetta che "Tremonti e il Governo mantengano gli impegni elettorali" sulla riduzione della pressione fiscale e gli interventi fiscali sulla famiglia. "La giusta attenzione al rigore dei conti pubblici - ha detto il presidente del Forum delle associazioni familiari, Francesco Belletti - non può non confrontarsi con una priorità che è oggi un'emergenza in Italia. Quello che è mancato in questi anni è il sostegno promozionale della famiglia. La famiglia è stata privatizzata mentre su singoli bisogni ci sono stati interventi di natura assistenziale. Rivendichiamo per il nostro Paese politiche familiari specifiche sia fiscali sia legate alle responsabilità educative e alle politiche abitative".Le associazioni propongono un Fattore Famiglia, che, ha spiegato Belletti, "chiede un'investimento che può essere stimato in un punto percentuale di Pil su un riequilibrio dei carichi fiscali, chiediamo che le famiglie con figli vengano sostenute da un fisco che le aiuti con il meccanismo di 'no tax area familiarè cioè le risorse spese per educare i figli non possono essere sottoposte a tassazione. Questa è una misura universalistica ed equa perchè ogni figlio vale la stessa quantità di valore economico a prescindere dal reddito della famiglia, la richiediamo sulla fiscalità nazionale e non legata alle scelte federaliste"."La proposta che facciamo - ha aggiunto Belletti - è di spalmare questo punto di Pil in 4-5 anni, quindi chiediamo di tirar fuori 3-4 miliardi di euro. Se è vero che ci sono 62 miliardi di euro formalmente dedicati alla famiglia ma che sono sparsi in molte tipologie, allora chiediamo che questo beneficio venga reinvestito nelle famiglie con figli che certamente innescheranno un meccanismo di sviluppo dei consumi". Il 'Fattore Famiglià modifica l'attuale sistema facendo sì che a parità di reddito, una famiglia con tre figli paghi molte meno tasse rispetto ad una famiglia che non ha figli; esso può inoltre riconoscere altri fattori di difficoltà familiare (come, ad esempio, la presenza di disabili), sostenendo così la famiglia nei suoi compiti di cura.
© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI

ARGOMENTI: