Il presidente delle Acli Roberto Rossini
Flessibilità, abolizione delle “soglie”, pensione di inserimento e una riforma fiscale che realmente integri reddito e spese. Su questi pilastri si basano le proposte illustrate oggi dal presidente delle Acli, Roberto Rossini, intervenuto al convegno Un sistema pensionistico sostenibile socialmente e finanziariamente promosso da Fap Acli e Patronato Acli al quale ha partecipato, tra gli altri, anche la sottosegretaria al Lavoro, Francesca Puglisi. «Fisco e previdenza - spiega Rossini - dovrebbero essere pensati ad hoc per ogni contribuente, perché le regole fiscali e pensionistiche non sono adatte a tutti i cittadini ma vanno modulate secondo le diverse esigenze. Le istituzioni hanno il dovere di impegnarsi in riforme che abbiano come obiettivi l’equità, la sostenibilità e la redistribuzione in chiave solidale delle risorse».
La proposta delle Acli per il sistema previdenziale prevede:
1) reintroduzione del principio di flessibilità per tutti i lavoratori e tutte le tipologie di pensionamento, (anche di vecchiaia, generalmente appannaggio delle categorie più deboli: donne e lavoratori precari);
2) pensione di inclusione nel sistema contributivo: un trattamento di garanzia che assicuri, in presenza di uno stato di bisogno economico, un reddito dignitoso e che darebbe attuazione ai principi costituzionali previsti dall’articolo 38 della Carta;
3) abolizione di ogni livello soglia di importo pensionistico minimo quale condizione per l’accesso alla prestazione.
«Attualmente - ha sottolineato il presidente delle Acli - il sistema previdenziale è capovolto: giovani, precari e lavoratori “fragili o non stabili” e donne non hanno l’attenzione che meriterebbero. Le regole attuali sono a favore dei più ricchi, che possono permettersi di andare in pensione anticipata».
Dopo aver incontrato la sottosegretaria al Lavoro, le Acli illustreranno le proposte previdenziali ai tavoli tecnici per favorire una riforma delle pensioni in linea con la realtà attuale del mondo del lavoro, ben distante da quella in cui l’attuale sistema previdenziale è stato pensato.