Questa mattina, presso la Curia vescovile di San Severo, è stato firmato un protocollo tra la Diocesi e l'Amministrazione comunale, per risolvere il problema della residenza per gli immigrati, in particolare i richiedenti asilo, e i senza fissa dimora.
A firmarlo il vescovo, Giovanni Checchinato e il sindaco, Francesco Miglio, alla presenza del cardinale Konrad Krajewski, Elemosiniere di papa Francesco, che dopo una visita un mese fa ai ghetti del Foggiano, nel corso della quale aveva raccolto le richieste dei braccianti africani, "ha seguito e guidato con costante attenzione l’intero evolversi della redazione del protocollo". "Porto la benedizione particolare del Santo Padre - ha detto padre Konrad, dopo la firma del protocollo - a tutti voi che volete collaborare a dare la dignità a queste persone. Perchè avere un documento vuol dire avere la dignità. Questo ci hanno chiesto un mese fa - ha ricordato -, in modo toccante dicendo che "anche le macchine hanno una carta di circolazione e noi chi siamo?"".
Il cardinale ha poi sottolineato che "la parola misericordia sono i fatti. Oggi celebriamo questo fatto molto concreto che vuole aiutare migliaia di persone che vogliono lavorare in modo degno e pagare le tasse, ma che senza un documento non lo possono fare. Dare la dignità, questo è Vangelo. Il Pontefice mette i ponti, per questo la mia presenza qui è il timbro del Papa, noi uniamo".
Il protocollo prevede che le parrocchie che aderiranno daranno il domicilio a immigrati e senza dimora, la Caritas diocesana istruirà la pratica e la porterà al Comune, che li iscriverà all'anagrafe. Così anche i richiedenti asilo che erano stati esclusi dal decreto Salvini.