mercoledì 31 ottobre 2012
​Avviate le procedure dopo che un'ordinanza della Corte di Appello di Roma obbliga l'azienda ad assumere i dipendenti iscritti alla Fiom.
Fiat: in Italia non chiuderà alcuno stabilimento
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La Fiat ha avviato le procedure di mobilità per 19 dipendenti, dopo che un'ordinanza della Corte di Appello di Roma obbliga la FIP di Pomigliano ad assumere i 19 dipendenti iscritti alla Fiom. Lo annuncia la compagnia in una nota. "L'ordinanza della Corte d'Appello di Roma del 19 ottobre scorso - si legge nella nota - obbliga la FIP di Pomigliano d'Arco ad assumere i 19 dipendenti di Fiat Group Automobiles iscritti alla Fiom che hanno presentato ricorso per presunta discriminazione. L'azienda ha da tempo sottolineato che la sua attuale struttura è sovradimensionata rispetto alla domanda del mercato italiano ed europeo da mesi in forte flessione e che, di conseguenza, ha già dovuto fare ricorso alla cassa integrazione per un totale di 20 giorni. Altri dieci sono programmati per fine novembre"."Peraltro la società è consapevole della situazione di forte disagio che si è determinata all'interno dello stabilimento, sfociata in una raccolta di firme con la quale moltissimi lavoratori hanno manifestato la propriacomprensibile preoccupazione - prosegue la nota -. L'impegno dell'azienda è quello di individuare la soluzione che consenta di eseguire l'ordinanza creando il minor disagio possibile a tutti quei dipendenti che hanno condiviso il progetto e, con grande entusiasmo e spirito di collaborazione, sono stati protagonisti del lancio della Nuova Panda"."FIP non può esimersi dall'eseguire quanto disposto dall'ordinanza - conclude la nota - e, non essendoci spazi per l'inserimento di ulteriori lavoratori, è costretta a predisporre nel rispetto dei tempi tecnici gli strumenti necessari per provvedere alla riduzione di altrettanti lavoratori operanti in azienda. A tale fine oggi è stata avviata una procedura di mobilità per riduzione di personale di 19 unità ai sensi della Legge 223/91".
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