La fiaccolata per Willy ad Artena - C.C.
Sono state più di 3mila le persone che ieri sera hanno illuminato con le loro fiaccole un corteo silenzioso e composto che ha attraversato la parte nuova della città di Artena in ricordo di Willy Monteiro Duarte, il ragazzo di Paliano, ucciso a Colleferro da un gruppo di giovani abitanti ad Artena, nella notte tra il 5 e il 6 settembre, mentre cercava di calmare una lite.
Il lungo fiume umano è partito intorno alle 20:30 da piazza Genocchi nota anche come Valle Fini, proprio dietro all’ex granaio Borghese sede del consiglio comunale di Artena. Il corteo guidato dal primo cittadino Felicetto Angelini, ha visto la partecipazione dei sindaci di Paliano e Colleferro del parroco don Antonio Galati e di tutta la famiglia di Willy.
La fiaccolata per Willy ad Artena - C.C.
In testa, anche gli scout con uno striscione “Artena sta con Willy” e l’ente Palio Artena con “No violenza, stop razzismo” e una bella foto di Willy in smoking portata da un gruppo di giovani. I partecipanti sono arrivati in via Guglielmo Marconi dove è stato presentato il murales realizzato in pochissimo tempo dall’artista 19enne Alex Fenn di Palestrina. L’opera ritrae in primo piano il volto sorridente di Willy, mentre sullo sfondo riporta un leone e le bandire di Artena e Capoverde, luogo d’origine della famiglia con in basso la scritta: “Il vero guerriero non usa la forza ma il coraggio”.
Il murale per Willy - C.C.
Il corteo, risparmiato dalla pioggia che in serata ha concesso una tregua, si è poi spostato di pochi metri in Largo 18 dicembre conosciuto come piazzale scuole Medie. Qui, don Antonio, salito su un piccolo palco ha ricordato che "noi non abbiamo il potere di cambiare il mondo, ma possiamo cambiare noi stessi affinché il mondo cambi, diventando veramente rispettosi nei confronti degli altri", mentre il sindaco di Artena, rivolgendosi alla famiglia ha detto che: "Da quel tragico giorno Willy è diventato figlio di tutti quanti noi".
Finita la manifestazione, alcuni ragazzi e ragazze del gruppo giovani della parrocchia di Santo Stefano, incontrati nel piazzale hanno dato sfogo al loro stato d’animo. "Questa vicenda mi ha lasciato tanta tristezza anche perché sembra quasi che Artena sia diventata un covo di assassini, invece c’è tanto bene e tanti ragazzi che vogliono farlo. Desideriamo iniziare dei percorsi insieme ai giovani del dopo cresima per accompagnarli in una crescita che sia non solo parrocchiale, ma anche diretta ad aiutare gli altri", ha raccontato la 23enne Clarissa Cianfoni.
Non c’è dubbio che "questa vicenda ci ha segnato molto", ha replicato Aurora Zucca di 17 anni. La coetanea Paola Pecorari è rimasta sconvolta dall’accaduto in quanto conosceva qualcuno di quei ragazzi e non si sarebbe mai aspettata una mossa del genere. "Personalmente è stata un’occasione per riflettere su come poter migliorare", ha aggiunto. Secondo il diciottenne Alessio Cece "questa vicenda ha tirato fuori una realtà che c’è tutti i giorni, ma non si vede sempre, quella della violenza. L’unico modo per combatterla è stare insieme ed allargare la nostra solidarietà a qualsiasi altro evento possa verificarsi".