mercoledì 17 dicembre 2014
​In un forum nella sede di Avvenire, a confronto il direttore Tarquinio con Carlin Petrini, Paolo Massobrio e Luigino Bruni (GUARDA LE VIDEOINTERVISTE). Perché "nutrire il pianeta" diventi un programma... (di Alessandro Zaccuri). Giovedì in edicola il dialogo.
Petrini: politica assente, l'Expo ha perso l'anima (Daniela Fassini)
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Più “vulnerabile” e meno commerciale. Più attenta ai drammi dell’alimentazione e meno disposta a seguire i dettami del “cuciniere del mondo”. È un Expo ancora possibile quella che emerge dal forum è promosso nei giorni scorsi da Avvenire nella sua sede milanese. A discuterne, insieme con il direttore Marco Tarquinio e una folta rappresentanza della redazione, tre esperti di indiscussa competenza: l’economista Luigino Bruni, il critico enogastronomico Paolo Massobrio e Carlin Petrini, fondatore di Slow Food e Terra Madre. Il punto di partenza è rappresentato dal tema che caratterizzerà Expo 2015, “Nutrire il pianeta, energia per la vita”. «Un’occasione che ci impegna anche come cristiani – ha ricordato Massobrio – perché ci permette di riscoprire le radici profonde della cultura alimentare europea. Non dimentichiamo, inoltre, che l’Italia è stata scelta per ospitare la manifestazione proprio perché rappresenta un terreno di esperienze riconosciuto in tutto il mondo».

Le videointerviste a Massobrio, Tarquinio, Petrini e Bruni (si ringrazia Tv2000)

 

Da parte sua, Bruni ha fatto appello alla prospettiva della custodia del creato. «Che è capacità di riconoscere e accogliere l’altro in tutta la sua complessità – ha aggiunto –. Nel momento in cui promuoviamo l’importanza della biodiversità ecologica e alimentare, non dobbiamo trascurare le biodiversità economiche e sociali. Come esiste un solo modo di nutrirsi, non può esistere un solo modo di far

e impresa, di gestire una banca o di costituire una comunità». L’urgenza di una governance planetaria che si faccia carico di fame e malnutrizione è stata ribadita da Petrini, che si sofferma sulla dimensione femminile delle tematiche legate al cibo: «Tutte le tradizioni religiose identificano la terra nella figura della madre. Da qui la fraternità tra gli uomini e, nello stesso tempo, lo stabilirsi di una comunità. I valori da rilanciare? L’intelligenza emotiva e una austera anarchia. Difendiamo il principio di sovranità alimentare e superiamo una volta per tutte l’illusione che esistano soluzioni adatte a qualsiasi contesto». Il testo integrale del forum sarà pubblicato nell’edizione di Avvenire di giovedì 18 dicembre.

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