mercoledì 28 gennaio 2009
Da martedì alla Camera la proposta di legge che introduce la soglia di sbarramento. Accordo tra maggioranza e opposizione, protesta la Sinistra radicale. Voto previsto già per il 4 febbraio.
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Dopo l'ok politico di maggioranza e opposizione, l'aula della Camera dei deputati comincerà a lavorare da martedì prossimo al disegno di legge di riforma del sistema elettorale per le Europee, con l'obiettivo di introdurre una soglia di sbarramento del 4% già dalle prossime elezioni di giugno.La decisione - contestata dai partiti di sinistra e di destra che lo scorso anno non hanno avuto abbastanza voti per sedere in Parlamento e ora temono di perdere anche la rappresentanza a Strasburgo - è stata presa oggi dalla conferenza dei capigruppo di Montecitorio, ha riferito Antonello Soro, coordinatore del Pd alla Camera. Questa mattina, i vertici parlamentari del Pdl avevano dato il proprio assenso a introdurre una soglia di sbarramento al 4% per le elezioni europee, rinunciando all'abolizione del voto di preferenza, come il centrodestra aveva proposto invece nei mesi scorsi.Il sì alla mini-riforma è arrivato anche dalla Lega Nord e dai partiti d'opposizione Pd e Italia dei Valori, mentre l'Udc ha promesso che non farà opposizione in Parlamento.L'esame della Camera dovrebbe essere molto rapido, con il voto finale previsto già per mercoledì 4 febbraio, prima di passare al Senato, ha detto il vicepresidente di Montecitorio, Rocco Buttiglione.Secondo gli esperti, la modifica della legge elettorale per le Europee può essere varata fino a due mesi prima del voto, dunque fino ai primi giorni di aprile. "La soglia di sbarramento al 4% è un sostanziale allineamento ai sistemi di voto di quasi tutti i Paesi della Ue", ha detto Soro parlando coi giornalisti alla Camera. "Credo che possa essere di stimolo all'aggregazione di forze politiche e non alla disgregazione, che è ripresa proprio nella prospettiva che sia mantenuto lo status quo", ha aggiunto, riferendosi alla scissione dal Prc di una costola capeggiata da Nichi Vendola.L'attuale legge per le elezioni europee prevede che i seggi siano attribuiti in modo assolutamente proporzionale, senza alcuno sbarramento. "Oggi prendiamo atto che è intervenuto un accordo tra la maggioranza e una consistente parte dell'opposizione per la modifica della legge elettorale - ha detto ai giornalisti l'Udc Michele Vietti - Noi siamo neutrali rispetto a questa proposta. Non metteremo i bastoni tra le ruote purché la modifica sia limitata alla nuova soglia di sbarramento al 4% e non ve ne siano delle altre".La riforma, proposta dal Pdl e arenatasi poi alla Camera un paio di mesi fa, è tornata alla ribalta dopo che il Partito democratico, nei giorni scorsi, ha rilanciato l'idea di una soglia di sbarramento in funzione anti- frammentazione, come auspicato del resto nelle settimane scorse dal Quirinale. Le aperture di alcuni esponenti del centrodestra, a partire dal vicecapogruppo del Pdl alla camera Italo Bocchino, hanno portato a un rapido disgelo tra maggioranza e opposizione, anche dopo l'astensione del Pd e dell'Idv sul federalismo fiscale.Contro l'intesa tra Pd e Pdl, oggi i partiti della cosiddetta "sinistra radicale" hanno organizzato due manifestazioni di piazza a Roma. "No allo scippo di democrazia", dice in un volantino Sinistra democratica, che partecipa col Sole-che- ride a un sit-in alla Galleria Colonna. "In cambio dello sbarramento al 4% per le Europee Veltroni è pronto a svendere la Rai, a cedere sulla giustizia, a ingannare il Paese con un falso federalismo"."L'ipotesi di introdurre lo sbarramento elettorale per le elezioni europee è con ogni evidenza un favore che il governo intende fare a Veltroni e Di Pietro", ha detto invece in un comunicato il segretario di Rifondazione comunista, Paolo Ferrero, il cui partito ha organizzato una manifestazione davanti alla sede del Pd. Ferrero ha inviato oggi una lettera al presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, chiedendo di incontrarlo "per affrontare il tema del vero e proprio attacco alla democrazia che maggioranza e opposizione parlamentare intendono compiere". Secondo alcuni sondaggi, senza modifiche alla legge alle prossime elezioni il Pd - nato oltre un anno fa dalla fusione di Ds e Margherita - potrebbe registrare un calo dei consensi, che andrebbero almeno in parte ai partiti della cosiddetta "sinistra radicale".Lo sbarramento non sembrerebbe invece giovare al Pdl, che a marzo dovrebbe nascere definitivamente sulle ceneri di Fi e An, il cui principale "competitor" è considerato l'Udc di Pieferdinando Casini, già in Parlamento. Ma ieri alcuni media hanno ipotizzato che la scelta di Berlusconi per la mini-riforma - che i partiti di sinistra chiamano con sprezzo "salva-Veltroni" - sia dovuta sia alla volontà di inglobare i piccoli partiti di centrodestra, come Nuovo Psi, Mpa e Dca, nel Pdl, sia al rischio che un insuccesso del Pd alle Europee possa dare vita alla nascita di una forza di centro con Casini e Francesco Rutelli.
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