mercoledì 4 maggio 2011
La sentenza è arrivata dopo quattro ore di Camera di Consiglio . La famiglia Castagna: «Giustizia è stata fatta». La difesa: «Due innocenti in carcere».
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Sono bastate poco meno di 4 ore ai giudici della Corte di Cassazione per rendere definitive le condanne a vita di Olindo Romano e Rosa Bazzi. Marito e moglie responsabili della strage di Erba quando, l’11 dicembre 2006 uccisero quattro persone –  Raffaella Castagna, sua madre Paola Galli, il piccolo Youssef Marzouk, figlio di Raffaella poco più di due anni e una vicina di casa, Valeria Cherubini. Respinte tutte le richieste della difesa che, proprio nell’ultimo grado si era ritrovata con il più inaspettato degli alleati. Azouz Marzouk, il tunisino padre di Youssef e marito di Raffaella, davanti ai giudici di Cassazione ha revocato il proprio avvocato Roberto Tropenscovino che si è rifiutato di chiedere l’annullamento delle sentenza d’Appello. Marzouk, infatti, ha fatto sapere di nutrire dubbi in merito alla effettiva colpevolezza dei suoi ex vicini. In realtà si sarebbe trattto di un tentativo di Azouz – espulso dall’Italia dopo avere scontato una condanna per spaccio – per poter tornare nel nostro Paese per seguire un eventuiale nuovo processo.Sia quel che sia, i magistrati di Cassazione hanno dichiarato la colpevolezza dei coniugi per una strage tanto più crudele quanto assurda perché nata da beghe di condominio. Per le accuse sui rumori che i Romano - che abitavano al piano terra - imputavano alla famiglia Marzouk che abitava sopra di loro. Prima liti, poi insulti, poi querele reciproche, infine il terribile assalto dell’11 dicembre. Olindo e Rosa aspettarono che Raffaella Castagna, il figlio e la madre rientrassero a casa, poi staccarono la luce e quando Raffaella aprì la porta per capire cosa stesse succedendo entrarono nell’appartamento e diedero il via alla mattanza. Valeria Cherubini e il marito Mario Frigerio che scendendo le scale incrociarono i Romano che abbandonavano la casa furono a loro volta aggrediti. La donna morì e l’uomo si salvò per un caso.Diverse le reazioni. Per Fabio Schembri, il legale dei coniugi «c’erano i presupposti per annullare la sentenza, ma la decisione è stata un’altra e ne prendiamo atto». Azouz Marzouk si dice «più deluso che felice» perché anche se non ha «mai parlato di innocenza dei due», a suo avviso «vi erano questioni che andavano approfondite». Mario Frigerio ha accolto la sentenza fra le lacrime. «Giustizia è stata fatta» ha detto pingendo al telefono al suo legale. Il commento della famiglia Castagna - il papà Carlo ha perdonato gli assassini - è stato invece affidato, nell’immediatezza del pronunciamento, a Giuseppe, uno dei fratelli di Raffaella. «Dopo cinque anni di dolore ci sentiamo in diritto anche di esultare - ha detto –. Esultiamo, anche se di fronte a una condanna non è mai giusto farlo, perchè la nostra sofferenza è durata a lungo e  abbiamo subito anche una vergognosa campagna mediatica».
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