Una rifugio di fortuna realizzato con cartoni nella galleria Umberto a Napoli - ANSA
Ancora persone senza dimora morte di stenti e di freddo. Dopo i cinque decessi a Roma solo in questo mese (gli ultimi due a Spinaceto e a Porta Maggiore), la Caritas di Roma in collaborazione col Muncipio X ha montato il 18 gennaio un rifugio di emergenza negli spazi della parrocchia Santa Maria Regina Pacis a Ostia, gestita dai padri Pallottini. Tre tensostrutture attrezzate e riscaldate, messe a disposizione da Croce Rossa Italiana, possono ospitare ogni notte 15 persone garantendo anche cena, colazione e animazione sociale. L’iniziativa della Caritas vede coinvolti anche i volontari delle parrocchie nelle prefetture 26 - 27 - 28 della Diocesi di Roma coordinati da operatori sociali professionali. Alla struttura è possibile accedere direttamente oppure attraverso i centri di ascolto parrocchiali e i servizi sociali del Municipio.
Per far fronte alle numerose richieste, la Caritas invita parrocchie e cittadini a donare coperte e sacchi a pelo. Il punto di raccolta unico per tutta la città è l’Ostello “Don Luigi Di Liegro” in via Marsala, 109, aperto tutti i giorni dalle ore 8 alle 23. A Roma la Caritas, senza contare i 15 posti nuovi a Ostia, ha già 180 posti all’Ostello di via Marsala e altri 100 alla Cittadella della Carità di via Casilina. Altri 90 in accoglienza diffusa tra strutture diverse e parrocchie. La Caritas di Roma ha inoltre attivato il Servizio itinerante notturno: per segnalare situazioni di fragilità e pericolo si può scrivere all’indirizzo servizioitinerante@caritasroma.it o chiamare il numero 366.6349003. Anche la Comunità di Sant’Egidio raccoglie coperte e sacchi a pelo, ogni mattina tranne la domenica, dalle 9 alle 13, alla Città Ecosolidale, in via del Porto Fluviale 2. Gli indirizzi degli altri punti di raccolta - a Roma e non solo - su santegidio.org.
La Fiopsd, la Federazione delle organizzazioni per persone senza dimora, ricorda che gli homeless non muoiono solo di freddo, ma in tutte le stagioni. Più che di “emergenza freddo” bisogna quindi parlare di “emergenza strada”. I numeri dicono che non c’è differenza tra bella e brutta stagione, spiega la Fiopsd: l’anno scorso in Italia a maggio-giugno ci sono stati 61 morti, a gennaio-febbraio 57. Le persone senza casa muoiono tutti i mesi e per le cause più diverse: nelle ultime quattro stagioni, 79 sono deceduti d’inverno, 53 in primavera, altri 53 in estate e 60 in autunno. Secondo la Fiopsd «il 60% dei decessi è per incidente, violenza, suicidio e il 40% per motivi di salute». Quest’inverno sono già morte diverse persone, italiane e straniere, tra cui una a Torino, Genova, Milano e cinque a Roma. Identica per tutti la causa di morte: povertà estrema.