Emergenza mense per i poveri tamponata, almeno per il momento. Il 26 giugno il Ministero delle politiche agricole ha reso noto che l’Agea, l’agenzia governativa per le erogazioni in agricoltura, ha pubblicato sul sito www.agea.gov.it i bandi delle gare per la fornitura di aiuti alimentari ai poveri. L’impennata di disagiati che nel 2014 si sono rivolti agli enti caritativi per mangiare, come Avvenire ha più volte denunciato nei mesi scorsi, ha messo in difficoltà - in alcuni casi fino alla sospensione del servizio - le organizzazioni caritative. Anche perché i fondi del Fead, il Fondo europeo che sostiene gli interventi promossi dai paesi dell’Ue per fornire agli indigenti assistenza materiale è stato quest’anno spostato, durante il varo e dei programmi 2014-2020. per volontà di Bruxelles dalle competenze dei ministeri delle politiche agricole e alimentari a quelli del welfare. Cambio coinciso in Italia con l’avvicendamento tra l’esecutivo di Enrico Letta e quello di Matteo Renzi. E la cosa ha generato ritardi politici e burocratici per la mancanza, nel momento topico, di viceministri, sottosegretari e relative deleghe per affrontare in tempo la nuova situazione. La clas- sica tempesta perfetta, che in aprile ha provocato i primi allarmi di Banco alimentare e Caritas italiana. La quale ha appena stanziato 2,5 milioni alle diocesi che hanno esaurito le scorte per far fronte all’emergenza estiva. «Sono state finalmente avviate – spiega Marco Lucchini, direttore del Banco alimentare – le procedure per l’acquisto di pasta e pastina per 8,4 milioni di euro corrispondenti a 12 mila tonnellate e 2,75 mila tonnellate di farina per un milione e 100 mila euro». Un atto che tranquillizza? «È un primo passo per tamponare l’emergenza. I fondi sono stati sbloccati, ma le gare si svolgeranno il 5 agosto e comunque si tratta di solo di pasta e farina. Arriveranno a settembre? Non lo so, mi pare difficile, mi pare più probabile in ottobre. Noi abbiamo intanto provveduto alla colletta straordinaria a giugno. Do atto comunque dell’impegno del Ministero delle politiche agricole e alimentari agricoltura ». Il ministro Martina ha reso noto di aver sollecitato il Commissario straordinario di Agea Stefano Sernia l’avvio urgente delle procedure di gara per il reperimento di prodotti alimentari da destinare agli indigenti. «Si tratta di oltre 4 milioni di concittadini – ha dichiarato il ministro – che soffrono di povertà alimentare ed è nostro dovere non lasciarli indietro. Stiamo lavorando con gli enti caritativi per sopperire alle necessità e il primo impegno di risorse per circa 10 milioni di euro va in questa direzione. Con il Ministero del lavoro stiamo lavorando ad un piano organico di assistenza alimentare con oltre 400 milioni di euro di stanziamenti per i prossimi anni utilizzando i budget messi a disposizione anche dall’Unione europea». Ma è sui tempi della prima tranche di 75 milioni del fead, che deve arrivare nel settembre 2014, che la Caritas italiana chiede al governo di muoversi. «Il primo segnale è stato positivo – commenta Francesco Marsico, responsabile area nazionale della Caritas, – ma ora bisogna affrontare la questione dei fondi Fead per l’autunno. Occorre che il governo si attivi con Bruxelles». «Altrimenti rischiamo – mette in guardia Lucchini – che i fondi Fead arrivino a dicembre, così dopo l’emergenza del 2014, avremo troppe scorte per l’anno venturo. Poiché nel fondo c’è una quota che tocca al governo nazionale, questo dovrebbe anticipare la quota di Bruxelles». Gli altri Paesi europei hanno fatto così per non sguarnire le mense di carità.