La piena del torrente Sterza a Montecatini val di Cecina - Fotogramma (Dai Vigili del fuoco)
Dopo l’Emilia Romagna, nella notte tra lunedì e martedì è toccato alla Toscana fronteggiare la violenza del maltempo che sta segnando questo inizio d’autunno. Con un risvolto drammatico. Nel Pisano, la piena del torrente Sterza ha trascinato via una nonna e il suo nipotino di 5 mesi a Montecatini Val di Cecina. Padre, madre e nonno, turisti tedeschi, si sono messi in salvo sul tetto, ma la donna non ha fatto in tempo a sottrarsi alla furia dell’acqua. I Vigili del fuoco stanno cercando i due dispersi con elicotteri, sommozzatori, soccorritori fluviali, cinofili e droni.
«La famiglia è stata letteralmente travolta da un’onda di piena che ha invaso la casa fino a 2,5 metri di altezza – ha spiegato il comandante provinciale dei vigili del fuoco di Pisa, Nicola Ciannelli - l’ondata di piena è stata molto violenta e il torrente si è gonfiato repentinamente a causa delle intense precipitazioni concentratesi in un’area ristretta. Lo Sterza è esondato in un punto in cui compie un’ansa tra due abitazioni, con la piena che è andata dritta investendo completamente l’abitazione occupata dalla famiglia tedesca».
Quasi tutta la Toscana si è trovata a fare i conti con un nubifragio violentissimo, che ha scaricato a terra un’enorme quantità di pioggia. Tra le zone più colpite c’è Bolgheri, nel Livornese. Oltre 200 i millimetri caduti in 24 ore, che hanno causato l’esondazione di canali e fossi allagando case, strade e terreni agricoli. «La quantità di acqua scesa in brevissimo tempo è stata tale da mandare in tilt il sistema del reticolo idrico minore provocandone il collasso – ha spiegato Coldiretti -. La furia dell’acqua mista al fango ha divelto anche alcune vigne. Tra gli areali più colpiti ci sono proprio quelli dell’areale della Doc tra la Bolgherese e la via Aurelia nel Comune di Castagneto Carducci».
L’associazione evidenzia che «nel solo mese di settembre sono 28 i nubifragi che si sono abbattuti sulla Toscana, aggravando una situazione già molto fragile in una regione dove nove comuni su dieci si trovano in zone a rischio idrogeologico». L’eccezionale intensità della perturbazione scatenatasi tra Pisa e Livorno è stata confermata dal governatore Eugenio Giani, che sui social ha sottolineato: «Tra Castagneto Carducci, San Vincenzo, Monteverdi Marittimo e Montecatini Val di Cecina sono caduti fino a 226 mm di pioggia in 6 ore, superiore a quello che piove in media nell’intero mese più piovoso. Da quando sono presenti i rilevamenti meteo, mai si era abbattuta nella zona una perturbazione così intensa». Problemi anche a Massa Marittima (Grosseto) il nubifragio ha provocato l’interruzione della corrente e l’attivazione dei gruppi elettrogeni dell’ospedale.
In Veneto, il presidente del Veneto Luca Zaia ha decretato nuovamente lo stato di emergenza regionale per «Eccezionali avversità atmosferiche che hanno colpito alcuni Comuni delle Province di Treviso, Padova, Vicenza, Verona e della Città metropolitana di Venezia». Più di 450 le chiamate ai Vigili del fuoco. Nella notte tra lunedì e martedì è stata aperta per alcune ore anche la Sala Operativa della Protezione Civile regionale a Marghera. «Purtroppo – ha commentato Zaia - i fenomeni si stanno intensificando e sono sempre più imprevedibili. E nei prossimi giorni sono previsti altri fenomeni».
Il maltempo ha colpito nuovamente anche Bergamo, dove il torrente Morla è tornato a minacciare la zona dello stadio, già allagata l’8 settembre. La partita Atalanta-Como è stata rinviata e poi giocata ieri sera.
Forti disagi anche a Sud. A Sarno, in provincia di Salerno, in tanti hanno rivissuto la paura della catastrofica alluvione del 1998. Circa 40 persone residenti nella zona di via Mortaro sono state evacuate e ospitate nella struttura della palestra della scuola Amendola su decisione, precauzionale, del sindaco Francesco Squillante. A Paestum si sono registrati problemi per via dell’esondazione del torrente che ha provocato allagamenti stradali, acqua negli scantinati, cantine, e garage. A Salerno e Pontecagnano, le squadre dei vigili del fuoco sono state impegnate per tirare acqua dai sottoscala, dai garage e dai sottopassi. Ieri mattina la perturbazione ha investito la Puglia, in particolare molti comuni del Sud Salento. Ad Andrano l’acqua ha provocato il cedimento di parte del lungomare delle Agavi.