sabato 12 marzo 2011
A Roma e in decine di altre città grandi e piccole in tutta Italia (e non solo, visto che sono previste mobilitazioni di testimonianza anche a Bruxelles, Londra, Parigi, Praga, Madrid, Helsinki, Amsterdam, Ginevra, Edimburgo e Siviglia) manifestazioni a tutela della Carta costituzionale.
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È il C-Day, il giorno della Costituzione. A Roma e in decine di altre città grandi e piccole in tutta Italia (e non solo, visto che sono previste mobilitazioni di testimonianza anche a Bruxelles, Londra, Parigi, Praga, Madrid, Helsinki, Amsterdam, Ginevra, Edimburgo e Siviglia) quella del 12 marzo è diventata la data per la difesa della Carta costituzionale messa a rischio, secondo gli organizzatori - il comitato promosso dall'associazione Articolo 21 e dal senatore Pd Vincenzo Vita -, da alcune delle scelte di riforma portate avanti dall'attuale maggioranza di governo. All'iniziativa hanno aderito gran parte delle forze politiche di opposizione, parlamentari e non, e diverse associazioni. A Roma il corteo principale è partito piazza della Repubblica per concludersi a piazza del Popolo. Ogni comitato locale ha poi stabilito modalità diverse per le iniziative decentrate, alcune delle quali svoltesi già in mattinata. Molte le adesioni eccellenti. Tra questa l'ex presidente della Corte costituzionale, Gustavo Zagrebelsky, in piazza a Torino: «Ci sono momenti di aggregazione sociale in difesa delle buone regole della vita democratica. Credo che oggi sia uno di questi». E ancora: «Siamo di fronte a un rovesciamento della base democratica. La democrazia deve tornare a camminare sulle sue gambe: sostenuta dal basso. Non un potere populista che procede dall'alto».
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