È di tre morti e 67 di feriti il bilancio ufficiale, provvisorio, del naufragio della nave da crociera Costa Concordia avvenuto venerdì sera nelle acque antistanti l'Isola del Giglio, in provincia di Grosseto. Non sono ancora stati ispezionati i ponti sommersi. Le condizioni di sicurezza, infatti, non hanno consentito ai sub dei vigili di entrare nella parte sommersa, mentre i sub sono al lavoro per supportare l'intervento del personale speleo-alpino-fluviale che sta ispezionando gli altri ponti che sono fuori dall'acqua. I sommozzatori della Capitaneria di Porto hanno recuperato la scatola nera della nave.
LA DINAMICALa nave avrebbe urtato uno scoglio che ne ha squarciato il fianco. A questo punto l'equipaggio l'avrebbe portata a incagliarsi in acque basse, con una profondità di circa 15-20 metri. A bordo in quel momento c'erano 4.234 passeggeri compresi mille membri dell'equipaggio. I passeggeri sono stati fatti salire sulle scialuppe di salvataggio ma quando la nave si è inclinata su un fianco alcuni sarebbero caduti o si sarebbero tuffati in acqua. Secondo l'ultimo dato fornito dall'armatore, mancherebbero all'appello una 40ina di persone. I morti sono due turisti francesi e un peruviano, membro dell'equipaggio. Costa Concordia stava effettuando una crociera nel Mediterraneo partita da Civitavecchia con scali previsti a Savona, Marsiglia, Barcellona, Palma, Cagliari, Palermo.
I SOCCORSII sommozzatori dei vigili del fuoco sono al lavoro per ispezionare le parti sommerse della nave anche alla ricerca di eventuali dispersi. La guardia costiera sta avviando accertamenti per ricostruire l'esatta dinamica del disastro. Intanto ci sono polemiche sui soccorsi: alcuni passeggeri hanno accusato ritardi e lentezze. Pronta la replica della Guardia Costiera: i soccorsi sono stati fatti "con efficacia e tempestività". Lo ha affermato il capitano di Fregata Filippo Marini: "Abbiamo inviato - ha detto - un imponente numero di motovedette, elicotteri e sommozzatori. Le polemiche sui soccorsi fanno riferimento ai tempi di risposta a bordo".
POLEMICHE SULLA ROTTA Doveva passare a 5 miglia dalla costa, secondo quanto prevedono le misure di sicurezza nel tratto interessato, la nave Costa Concordia. La nave invece, per motivi che dovranno essere appurati, sarebbe passata a solo 1 miglio dalla costa dell'isola toscana. La Capitaneria di porto in queste ore sta interrogando il comandante della Concordia per ricostruire le fasi dell'incidente e risalire alle cause. Ma il comandante della nave ha smentito queste informazioni, sostenendo che la nave Costa Concordia viaggiava su una rotta turistica consentita. Il comandante è stato sentito negli uffici della Capitaneria di porto dell'Isola del Giglio. Tra le altre cose, avrebbe detto che la roccia non era segnalato nelle carte nautiche.
I FERITISarebbero 67 le persone attualmente ricoverate negli ospedali di Grosseto, Orbetello e qualcuno a Tarquinia (Viterbo). Due sarebbero arrivati al pronto soccorso di Grosseto in condizioni gravi, uno con un trauma cranico e uno con un trauma spinale:il secondo è stato trasferito in elisoccorso a Le Scotte di Siena. Il ferito con il trauma spinale sarebbe un cittadino del Bangladesh, portato subito in sala operatoria.
LE INCHESTEIl ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, in stretto raccordo con il comando generale della Capitaneria di Porto, ha avviato un'indagine per accertare le dinamiche, le cause ed eventuali responsabilità dell'affondamento della nave Costa Concordia. La Procura di Grosseto, che ha aperto un'inchiesta per naufragio, disastro e omicidio colposo, ha posto in stato di fermo il comandante della nave, Francesco Schettino, contestando a lui e al primo ufficiale in plancia, Ciro Ambrosio, i reati di omicidio colposo plurimo, naufragio e abbandono della nave mentre c'erano ancora molti passeggeri da trarre in salvo. La nave Concordia è stata posta sotto sequestro, così come la scatola nera che ha registrato le comunicazioni con la capitaneria di porto di Livorno. L'impatto sullo scoglio è avvenuto alle 21:45 di ieri "ma - ha detto il procuratore Francesco Verusio - non è stata avvertita subito la capitaneria di porto". Il comandante "si è avvicinato molto maldestramente all'Isola del Giglio, la nave ha preso uno scoglio che si è incastrato sul fianco sinistro, facendola inclinare ed imbarcare tantissima acqua nel giro di due, tre minuti". Lo ha detto il procuratore di Grosseto Francesco Verusio.
ALLERTA AMBIENTELa nave della Costa è stata "messa in sicurezza per evitare fuoruscite di sostanze inquinanti". Lo assicura il ministero delle Infrastrutture: "Il Comandante della Capitaneria di porto di Livorno ha messo in sicurezza la nave per evitare fuoruscite di sostanze inquinanti, anche attraverso il travaso del prodotto verso altre unità".