Da salvatori, ora, chiedono di essere salvati. I cittadini dell'isola del Giglio hanno sintetizzato così i loro timori, dando vita a un comitato che avrà il compito di vigilare, informare, supportare e stimolare. L'incubo è il default turistico nell'estate 2012. Per questo il relitto deve essere portato via al più presto, dicono guardando con apprensione l'enorme sagoma della Costa Concordia che "riposa" a poche decine di metri dal porto.Intanto è in arrivo all'Isola del Giglio il nuovo pontone che sarà utilizzato per il trasporto dei rifiuti della Costa Concordia così come previsto nel piano presentato ieri dalla società armatrice al comitato tecnico scientifico. Il piano per la parte riguardante il materiale galleggiante e ingombrante della nave, arredi e suppellettili, è operativo da oggi. I materiali saranno trasferiti a Talamone. Prosegue intanto a bordo della Concordia la messa in sicurezza delle parti non sommerse e si sta valutando se ci sono le condizioni per proseguire con le operazioni subacquee. Le condizioni del tempo, tuttavia,sono in peggioramento: si prevedono venti da deboli a moderati che tenderanno a rinforzare in serata.Nel pomeriggio di ieri, gli abitanti dell'isola si sono riuniti all'hotel Bahamas. Fuori dall'albergo, appeso a una ringhiera qualcuno ha esposto uno striscione bianco con la scritta, in rosso che invita Gabrielli a togliere la nave. Niente firma, anonimo. Al neonato comitato del Giglio l'iniziativa non è piaciuta e se ne è subito dissociato. Ufficialmente, nessuna polemica con il capo dipartimento della Protezione civile.«Vogliamo che il commissario Gabrielli si confronti con noi e ci dica che cosa si sta facendo in modo da poter informare i cittadini e rispondere ai tanti interrogativi che si stanno ponendo - hanno spiegato i due portavoce freschi di nomina, Fabio Agugliari e Alvaro Andolfi -. Noi vogliamo sapere quale è il nostro futuro. In questa casa che è la nostra isola, abbiamo muri e tesori e vogliamo difenderli. L'isola vive di turismo estanno cominciando ad arrivare le prime mail di disdetta a hotel e agenzie immobiliari. Una turista svizzera ha scritto chiedendo se dalle camere dell'albergo si vede la Costa Concordia perché, se la risposta è sì, lei non verrà». Niente polemiche, dunque, ma risposte precise e tempi rapidi per la rimozione del relitto. La previsione di 7-10 mesi avanzata da Gabrielli per il completamento dell'operazione ha diffuso il panico. Troppo tempo, per l'isola del Giglio che vive di turismo di qualità, appassionato di pace e natura. Così, firmando l'atto dicostituzione del comitato, i cittadini hanno affermato di voler essere di «stimolo e supporto ai soccorritori eall'amministrazione comunale», un modo istituzionale per dire che «ci siamo e vi controlliamo». Il portavoce del sindaco Sergio Ortelli, alla fine dell'assemblea, ha annunciato che l'amministrazione chiederà che un rappresentante del comitato partecipi all'esecutivo di emergenza per la Costa Concordia. Il comitato sta valutando anche di costituirsi nel processo che si celebrerà. Presto, infatti, i cittadini avranno un lorolegale tra i molti che, come hanno spiegato i portavoce, si sono offerti di rappresentarli gratuitamente.