Ancora una volta, l’attesa fumata bianca non si è levata da Palazzo San Macuto, con il rinvio del voto ad oggi e l’ennesimo strascico di polemiche, come spesso accade quando si tratta di Rai. Ieri sera, infatti, si è riunita per la seconda volta, a una settimana di distanza dal contestato rinvio per mancanza di quorum, la commissione parlamentare di Vigilanza sulla Rai, col compito di eleggere i sette consiglieri mancanti del Cda dell’azienda, da aggiungere a Marco Pinto, designato dal ministero delle Finanze, principale azionista, e Anna Maria Tarantola, indicata quale presidente dal governo Monti, che aveva inoltre già individuato Luigi Gubitosi quale direttore generale.
La seconda puntata della votazione è andata in scena alle 20, dopo lo stallo della scorsa settimana per via delle defezioni di Pdl e Lega. Ma dopo una giornata all’insegna della suspense (con voci d’ogni genere sulle decisioni dei vari partiti: «La Lega vota scheda bianca», «No, vota per Todini», «L’Idv ha un candidato, è una donna») poco prima delle 21, si è appreso che la prima votazione era saltata, col presidente Sergio Zavoli messo nella difficile posizione di dover chiedere un secondo giro di voti dalla richiesta del Pdl, che ha contestato (fra le proteste di Pd, Idv e Fli) un errore su una scheda dove il candidato Antonio Verro (che ha già un mandato alle spalle) era indicato come «Verri». Se il primo voto fosse stato valido sarebbero stati eletti, tutti con 5 preferenze ciascuno, Gherardo Colombo e Benedetta Tobagi (indicati dal Pd), Rodolfo De Laurentiis (con i voti dell’Udc e di altri centristi), Flavia Piccoli Nardelli, (che oltre ai due voti dell’Idv ha ottenuto il sostegno del commissario Api, di Flavia Perina di Fli e di Giovanna Melandri del Pd), Luisa Todini, Guglielmo Rositani e Antonio Verro (indicati entrambi da Pdl e Lega). Solo quattro voti invece per Antonio Pilati, scavalcato dalle convergenze dell’ultim’ora. «C’è stata una grandissima vittoria di Nardelli - hanno riferito i rappresentanti Perina, Melandri e Pancho Pardi (Idv) al termine del primo voto - e il Pdl si è attaccato ad una formalità per far saltare tutto». E Melandri scocca una frecciata alla Lega: «Solo due giorni fa Maroni aveva ipotizzato di lasciare le poltrone a Roma, oggi invece hanno votato la Todini. Tornano a Roma a cavallo...». Intanto, una delle potenziali neo-consigliere, Luisa Todini aveva già precorso i tempi rilasciando al programma La zanzara di Radio24 dichiarazioni "premonitrici": «Sono contenta e spero di dare un contributo al nuovo Cda Rai. Non ho competenze dirette ma ho studiato molto per avere competenze in campo televisivo», ha aggiunto. «So leggere un bilancio, so guardare i numeri e so metterli in fila. E poi conosco molti contenuti, ho letto molto e ho girato il mondo. Ho visto tante cose».Invece si è andati al secondo voto alle 21.20, con la telecronaca che rimbalzava minuto per minuto su Twitter attraverso i cinguettii di Enzo Carra dell’Udc («Secondo scrutinio senza risultato per una scheda bianca che impedisce di eleggere il settimo consigliere»). Alla fine, risultati comunque simili al primo voto, tranne che per l’ex aequo fra la Nardelli e Pilati: hanno ottenuto entrambi quattro voti e il regolamento prevede che, in caso di parità, si annulli tutta la votazione. Così la Commissione è stata riconvocata per oggi pomeriggio, nella speranza di giungere finalmente ad un pronunciamento regolare e condiviso.