Casale Monferrato non si limita
alla protesta. Prega. A quattro giorni dalla sentenza della
Cassazione sul caso Eternit che ha dichiarato prescritto il
reato di disastro ambientale e assolto l'unico imputato
coinvolto nel processo, il magnate svizzero Stephan Schmidheiny,
la città ieri ha affidato alle preghiere la sua richiesta di
giustizia. Lo stesso Vescovo di Casale, monsignor Alceste
Catella, si è detto "deluso e indignato" per la vicenda. "Vi sono dei momenti nei quali si avrebbe voglia di
tacere per meglio riflettere, capire, pregare. Eppure, proprio
in questi momenti, non mi è consentito di tacere; la ragione, il
cuore mi dicono che devo parlare per esprimere la mia vicinanza
e condivisione con la mia amata città di Casale, con le famiglie
che ancora una volta vengono costrette a rivivere il dolore
degli atroci distacchi che la morte per amianto ha arrecato" sottolinea il vescovo nell'intervento affidato al sito del settimanale diocesano "Vita Casalese".
"Sono con voi - continua il vescovo - sono addolorato, deluso,
indignato. Nei giorni delle sentenze avevamo rinnovato la nostra
fiducia nella giustizia, ora veniamo a sapere, che il diritto
non ha nulla a che fare con la giustizia". Citando il
giurista Francesco Carnelutti, Catella conclude così: "Anche se
si potesse conoscere il diritto senza avere un'idea della
giustizia, questa sarebbe tuttavia necessaria per fare del
diritto, sicché se si ammette che il diritto, scienza pratica
per definizione, è un mezzo e la giustizia un fine, ne consegue
che non si può fare diritto senza sapere qual sia il fine di
quel fare. Per questo un giurista il quale non sappia, o almeno
non cerchi di sapere cos'è la giustizia, è come uno che cammina
con gli occhi bendati...".
Mentre nell'antistante piazza Mazzini, da quattro giorni
listata a lutto, spiccavano i fiori e gli striscioni colorati
lasciati dai bambini di Casale ("noi vogliamo vivere in un posto
sicuro", "ricoloriamo il futuro") ieri all'interno del Duomo
nella messa celebrata dal viceparroco don Marco Calvo si sono
susseguite le preghiere dei fedeli. Nella sua omelia don Calvo
non ha fatto cenno alla vicenda Eternit. Ma durante la messa i
fedeli hanno letto le loro preghiere. Come questa: "Signore,
rendici sensibili ai parenti delle vittime dell'Eternit. E
illumina le menti degli scienziati affinché venga trovata una
cura per i tanti malati di mesotelioma".
In attesa dell'incontro con il presidente del Consiglio,
Matteo Renzi, previsto per martedì, Casale Monferrato continua a
pensare quanto sia ingiusta la sentenza della Cassazione.
Intanto dal sottosegretario alla Giustizia Cosimo Ferri arriva
"solidarietà e vicinanza ai familiari delle vittime che meritano
grande rispetto e una risposta che deve dare necessariamente la
giustizia e sicuramente la politica". "È giusto - ha proseguito
il sottosegretario - parlare di prescrizione perché bisogna fare
una riforma per i reati ambientali, reati gravissimi perché
incidono sulla pubblica utilità e sulla salute, che devono
vedere raddoppiare le pene. Per il governo ritrattare la
prescrizione è una priorità perché risolve tanti problemi di
inefficienza e dà delle risposte alle persone".
Per mercoledì, giorno successivo all'incontro con Renzi, il
sindaco di Casale, Titti Palazzetti, ha già convocato un
Consiglio Comunale aperto. Sarà l'occasione per spiegare nei
dettagli l'esito dei colloqui avuti sia con il premier, sia con
la presidente della Camera, Laura Boldrini: "A Renzi chiederemo
un piano finanziario per continuare le operazioni di bonifica
dall'amianto - ha dichiarato -. Il ministro Gian Luca Galletti
ha annunciato che è stato stanziato un milione e mezzo, e noi lo
ringraziamo per questo. Ma per affrontare il problema servono
stanziamenti ben maggiori".