Faccio un appello soprattutto alle
tifoserie a non lasciarsi andare a questi momenti di emozione
per innescare delle bombe di violenza che potrebbero procurare
tanti altri morti". Il cardinale Crescenzio Sepe,
arcivescovo metropolita di Napoli commenta con parole amare la morte di Ciro Esposito. "È assurdo che un giovane pacifico,
buono, sportivo possa morire per una violenza assurda che non ha
nessuna spiegazione se non animalità senza confini" ha detto agguingendo che "lo sport macchiato
dalla violenza contraddice se stesso" e che questa "deve
essere una lezione per tutti". "Inviterò da me genitori e i
parenti per un momento di solidarietà, conforto, preghiera" ha detto il cardinale. "So che stanno preparando la celebrazione della messa a Scampia - ha affermato - poi dopo, con calma, l'incontro per esprimere tutta la mia solidarietà per come questa famiglia si è comportata".
Il cappellano del Gemelli don Nunzio Currao ha detto che la madre di Ciro "ha sempre pregato" per lui. "Mai una parola di astio da loro. Se ora ci sono sentimenti di rivalsa arrivano dal contorno di parenti e avvocati, spero che prevalga, come è stato finora, la
preghiera". Il cappellano ha spiegato che quando si è capito che non ci sarebbe stato più niente da fare i genitori, soprattutto la
mamma, hanno chiesto una presenza religiosa. "Ieri siamo stati
accanto a Ciro in preghiera tutto il pomeriggio io, il
cappellano del Cristo Re, un sacerdote napoletano che in questi
giorni si era molto legato alla famiglia, e il pastore
evangelico" perché la famiglia di Esposito è appunto evangelica.